Il Regno Unito dice stop agli animali selvatici nei circhi. Si è trattato di una lunga battaglia, ma alla fine la messa al bando partirà dal 2020.
Il Regno Unito ha preso una posizione durissima nei confronti della presenza di animali selvatici nei circhi. Dopo una lunga battaglia portata avanti dagli animalisti, ha infatti deciso di metterli al bando. Così, dal 2020 spariranno dagli spettacoli circensi zebre, leoni, cammelli, elefanti, ecc. La decisione era stata annunciata a febbraio e ne era stato sottolineato l’aspetto etico. Inoltre, secondo il Dipartimento per l’Ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (DEFRA), tanti spettatori preferivano guardare spettacoli senza la presenza di animali.
Già alla fine del 2017, si sono iniziati a muovere in questo senso sia l’Irlanda che la Scozia. Esulta Jan Creamer, presidente dell’Adi (Animal Defenders International): “Per vent’anni abbiamo condotto campagne per fermare le sofferenze dei circhi in tutto il mondo. Ora siamo lieti che un divieto sia finalmente imminente. I circhi non sono in grado di soddisfare le esigenze degli animali in piccole strutture mobili e la nostra organizzazione ha ripetutamente documentato sofferenze e abusi a cui sono sottoposti. Ci congratuliamo con il governo britannico per aver consegnato questo atto obsoleto al passato a cui appartiene”.
Lo scorso novembre, al termine di un lungo iter, è stata approvata con 265 voti e 13 no, la legge delega di riordino del settore dello Spettacolo che prevede il superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi e nelle attività dello spettacolo viaggiante. Nei mesi precedenti, c’era stato il dietrofront del governo sull’emendamento alla delega per il codice dello spettacolo che prevede la “graduale riduzione” degli animali dal circo. Il cosiddetto emendamento Ranucci prevedeva infatti la “graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali” nei circhi. In seguito, il testo aveva contemplato ‘solo’ una “graduale riduzione dell’utilizzo degli animali”.
Nonostante il dibattito sull’uso del termine “riduzione” anziché “eliminazione”, molto soddisfatta si era detta la Lega Antivivisezione: “Un importante passo in avanti verso la tutela degli animali e il rilancio di uno spettacolo davvero umano”. Aveva messo in guardia l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista: “Vigileremo perché il superamento sia effettivo e perché graduale non diventi il pretesto per lasciar tutto com’è a tempo indeterminato”. Si è trattato comunque di un passo fondamentale, anche verso il riconoscimento degli animali come esseri senzienti.
GM
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