Nel Regno Unito, chieste pene più severe dopo che un cane è stato trovato morto nel fiume Spalding con mattoni legati al collo.
Battersea Dogs and Cats Home, che si batte per i diritti degli animali nel Regno Unito, rinnova i suoi appelli per più severe sentenze nei reati di crudeltà sugli animali, dopo che un cane è stato trovato morto in un fiume a Spalding con mattoni legati al collo. Secondo quanto riportano le cronache locali, la scoperta scioccante è stata fatta da un pescatore che ha tirato fuori dall’acqua il cane, che si crede sia uno Staffordshire Bull Terrier. La polizia e la RSPCA stanno attualmente indagando sull’incidente.
La morte terribile del cane nel fiume: chieste pene più severe
L’esperto di cani di Battersea, Trevor Cooper, ha dichiarato: “È terribile pensare alla paura e al dolore che questo povero cane deve aver sofferto e alla mentalità che porta a questo tipo di crudeltà. Eppure, anche se il colpevole viene catturato, il massimo che possono ottenere per questo crimine è di sei mesi di prigione. Questo caso mostra esattamente perché la pena detentiva massima per la crudeltà sugli animali deve essere aumentata da sei mesi a cinque anni”. Il governo si è inizialmente impegnato ad aumentare le condanne per crudeltà sugli animali da sei mesi a cinque anni alla conferenza dei conservatori nel 2017. Il segretario ambientale Michael Gove ha lanciato una bozza di legge per apportare questo cambiamento quando ha visitato Battersea nel dicembre 2017.
Da allora, però, è tutto fermo e ora le organizzazioni a difesa degli animali vogliono che qualcosa in più venga fatto. Trevor Cooper ha continuato: “Siamo una nazione di amanti degli animali ed è ora che le nostre leggi riflettano questo. Gli animali non hanno una voce propria, quindi dobbiamo parlare per loro. Dobbiamo inviare un chiaro messaggio che la crudeltà sugli animali non sarà tollerata nel Regno Unito”. Il cane è stato estratto dal fiume domenica e aveva una borsa piena di mattoni legata al collo. Indossava un collare rosso. Ora la polizia sta indagando per provare inizialmente a risalire ai proprietari dell’animale: “Ci stiamo chiedendo chi avrebbe fatto una cosa così crudele. Ci sono un sacco di organizzazioni di beneficenza e organizzazioni che avrebbero curato il cane, dandogli anche una nuova casa”. Intanto, una foto dei resti del povero animale è finita online, sui social network e su alcuni siti, per mostrare a cosa può arrivare l’orrore umano.
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