In una regione di Italia gli animali potranno entrare negli ospedali: è arrivato in questi giorni il via libera del sindaco.

La giunta della Toscana ha individuato le linee guida per l’accesso degli animali negli ospedali. Dopo l’esperienza pilota avviata a novembre scorso nelle strutture che fano capo alla Asl Toscana sud est, la decisione è stata ora estesa su tutto il territorio regionale. La delibera, presentata nei giorni scorsi dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e voluta dal presidente Giani, permette alla Toscana di fare “un ulteriore passo in avanti nell’attenzione all’umanizzazione delle cure, estendendo l’esperienza pilota dell’Asl Toscana Sud Est”.
La nuova delibera per la regione Toscana: gli animali possono accedere agli ospedali
La Regione toscana ha spiegato che la visita degli animali domestici potrà “contribuire al benessere fisico e mentale, all’umore e alle relazioni della persona. Soprattutto nei casi di pazienti di lunga degenza, costretti a stare lontano dalla propria abitazione per molto tempo”. Se iscritti negli appositi registri dell’anagrafe animale, i pet domestici potranno entrare nelle strutture sanitarie toscane, nelle cliniche convenzionate e nelle Rsa.
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Il presidente Giani ha spiegato che l’ingresso in ospedale degli animali da affezione “è un’opportunità che rafforza il nostro impegno per un sistema sanitario sempre più vicino ai bisogni delle persone”. Simone Bezzini ha spiegato che la “salute non vuol dire solo assenza di malattie o di infermità, ma comprende anche anche il benessere fisico, mentale e sociale ed è scientificamente comprovato che il contatto con gli animali apporta benefici significativi al percorso di cura”. Studi scientifici hanno verificato che l’interazione con gli animali da affezioni, con i cani nell’esperimento, aumenta le concentrazioni di ossitocina, diminuisce i livelli di cortisolo e riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

Nell’autorizzare o meno l’ingresso del pet nell’ospedale si terrà di conto delle condizioni dei pazienti. La Regione ha infatti stabilito che gli animali dovranno essere in buona salute, iscritti all’anagrafe, con certificato veterinario rilasciato non oltre un mese prima e trattati da non più di trenta giorni e da non meno di tre contro parassiti interni ed esterni. All’interno delle strutture sanitarie dovranno essere tenuti sotto il controllo e la responsabilità di chi li accompagna. I cani dovranno indossare la museruola e dovranno essere tenuti al guinzaglio. Gli altri animali dovranno essere portati nel trasportino. Sono previsti anche corsi per il personale su come avvicinare e gestire gli animali.

Gli animali domestici sono parte integrante della famiglia e per la maggior parte degli umani che vivono con loro l’idea di separarsene non è assolutamente contemplata. Il legame affettivo che si instaura tra gli esseri umani e i loro amici a quattro zampe è davvero speciale e permette a entrambi di superare qualsiasi genere di difficoltà. La scelta di permettere ai cani dei pazienti di entrare in corsia per dare conforto alle persone ricoverate viene attuata dagli ospedali dopo l’approvazione della direzione ospedaliera e dei familiari dei degenti.
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L’iniziativa rappresenta un importante passo avanti nel fornire benessere psicologico ai pazienti, alleviando lo stress e favorendo il recupero attraverso la presenza rassicurante dei loro amici a quattro zampe. I pazienti traggono beneficio dalla compagnia del loro gatto o cane. I quattro zampe sono in grado di dare energia e forza ai loro pet mate, che potranno così affrontare con maggior determinazione il percorso di guarigione. Al fine di garantire che le visite si svolgano in sicurezza, sono state adottate precise misure igieniche. Gatti e cani devono essere vaccinati, sverminati e puliti prima della visita e le lenzuola del paziente vengono cambiate subito dopo l’incontro.

Per evitare il contatto con altri pazienti, gli animali potranno entrare nell’ospedale solo attraverso un ingresso separato, dedicato appositamente a loro così da ridurre al minimo i rischi di contaminazione e garantire la sicurezza di tutti i pazienti. I benefici dovuti alla presenza degli animali domestici sulla salute delle persone sono ormai noti e dimostrati da diversi studi medici e psicologici. Proprio per questo motivo, spesso le strutture ospedaliere sono andate contro le proprie regole, permettendo agli animali di far visita ai loro umani ricoverati.
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Come è dimostrato da diverse ricerche, i proprietari di cani e gatti riescono a mantenersi più calmi e rilassati in contesti stressanti rispetto alle persone che non ne possiedono uno. Il cuore, in particolare, è il primo organo a ricevere benefici dovuti alla presenza costante di un felino domestico. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan presentato al congresso annuale dell’American Academy of Neurology, la compagnia di cani e gatti può ridurre il declino cognitivo negli anziani. La ricerca ha analizzato nel corso di sei anni le capacità cognitive di oltre mille e trecento anziani, ai quali sono stati somministrati diversi test sull’utilizzo delle parole e sull’abilità numerica. I soggetti che vivevano accanto a un quattro zampe hanno riportato i risultati migliori. (di Elisabetta Guglielmi)