Paese che vai, randagio che trovi. E’ di sicuro un triste fenomeno con il quale fare i conti. Numeri drammatici di animali vaganti per le strade di campagna ma anche di grandi città, in cerca di cibo, di un riparo e magari di un po’ di conforto, nella maggior parte dei casi, negato. Il randagismo è un problema universale che in molti paesi viene contrastato attraverso tragiche campagne di abbattimento. Delle vere e proprie stragi istituzionalizzate con le quali tuttavia i governi non risolvono il problema alla radice, magari partente da campagne di sterilizzazione. Di conseguenza, l’attenzione rivolta verso queste povere creature ricade molto spesso sui cittadini e le associazioni. Fortunatamente, non tutti sono indifferenti al destino di questi animali e c’è chi come in Turchia si organizza nei periodi invernali per offrire delle cucce e dei ripari ai randagi.
Ogni paese ha delle caratteristiche specifiche e così in Brasile, quello che preme ai cittadini è fornire acqua e cibo ai randagi. Di fronte al triste fenomeno dei cani randagi, la titolare di un ristorante a Sao Jose do Rio Preto ha deciso di dare un piccolo contributo a quei pelosi. Dopo aver visto un video che illustrava come costruire in modo fai da te, con dei tubi, un distributore di croccantini e di acqua, la giovane donna ha avuto la brillante idea di realizzare qualche distributore da disporre nei pressi del proprio ristorante dove i cani vaganti potessero bere e mangiare senza timore.
Un’idea vincente come viene documentato da una serie di video condivisi su facebook dalla giovane ristoratrice. Nei filmati vediamo i randagi avvicinarsi al distributore di crocchette, disposto su un albero, vicino ad un contenitore d’acqua. I cani, per nulla intimoriti, come se avessero già capito che quei distributori erano per loro, si avvicino per mangiare e bere. Nessun cane accenna a voler dominare l’altro e ogni esemplare sembra aspettare pazientemente il proprio turno. Un sistema utile ma anche pulito rispetto a quello più tradizionale del contenitore di plastica lasciato sul marciapiede con i resti di un pranzo. In questo modo, ognuno potrà contribuire a sfamare questi esemplari, provvedendo a riempire di tanto in tanto i contenitori.
Un gesto di umanità ma anche di civiltà che dovrebbe servire d’esempio anche in altri paesi. Purtroppo, non è mai così semplice e in paesi come l’Italia le istituzioni arrivano addirittura a multare per occupazione del suolo pubblico i commercianti che osano mettere delle ciotole con dell’acqua per i cani all’esterno dei negozi . Accade in un paese cosiddetto civilizzato, accade in un sistema che potremmo definire “incoerente”.
C.D.
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