Razze equine: come distinguerle, morfologia e manto

Razze equine: come distinguerle, morfologia e manto

razze equine
Cavallo in libertà

Gli equini, ovvero i cavalli, si distinguono in diverse razze, così come cani, gatti o altre specie animali. Come per le famiglie dei cani vi sono dei gruppi con i quali vi è stata elaborata una classificazione per suddividere le razze in base alla morfologia, caratteristiche specifiche, trasmesse a livello genetico. Nel mondo equino la distinzione viene anche fatta a seconda del colore del mantello o alla dimensione al garrese.

Il cavallo appartiene alla famiglia dei mammiferi perissodattili che come i rinoceronti o i tapiri, si distinguono dagli altri ungulati, per la presenza di arti con dita dispari. Nel cavallo vi è un solo dito.

Attraverso il ritrovamento di resti fossili è stato possibile risalire al primo cavallo che viveva 50-60 milioni di anni fa Era molto piccolo, alto 30 cm mentre presentava quattro dita negli arti anteriori e tre nei posteriori.

La specie si è evoluta in America settentrionale e nell’arco di due milioni di anni, si è arrivati ad una specie più grande, 1,30 cm, più robusta che si è diffusa in diversi continenti come Asia, Europa e Africa.

L’addomesticamento del cavallo risale al 3500 a.c in Cina e in Mesopotamia e più tardivo in Europa.

Classificazione delle razze equine

In epoca moderna si registra una grande varietà di razze equine che possono essere distinte e raggruppate in base a diversi elementi. Sia per l’altezza, che la morfologia, il manto che le sue utilità.

L’evoluzione della razza deriva dall’ambiente e dall’influenza dell’uomo che in base all’utilità del cavallo ha contribuito ad effettuare incroci e selezioni per potenziare una razza arrivando fortificando la struttura delle ossa, i muscoli, arrivando alla creazione di razze specificheda tiro“, capaci di tirare pesi oppure “cavalli da sella“, più veloci e leggeri.

Leggi–> I cavalli hanno personalità diverse: le nuove frontiere per l’addestramento

Cavalli a sangue freddo o caldo

Cavallo da corsa, con tronco allungato

La distinzione delle razze equine domestiche a sangue freddo o caldo, è alla base della selezione e dell’attitudine dei cavalli destinati ad attività agonistiche o per il lavoro come il traino. Distinzione fondamentale anche per l’addestramento del cavallo.

Cavalli a sangue freddo

Si tratta di una linea di sangue di cavalli da lavoro e che racchiude razze equine dal carattere tendenzialmente docile, rilassato e pigro. In generale, razze che non hanno molte paure e con le quali è possibile stabilire un rapporto di fiducia.

L’indole è pigra per cui anche nell’apprendimento sono più lenti. Amano il cibo e il riposo.

A questa categoria, appartengono, razze “pesanti”, ovvero quelle utilizzate per il “tiro pesante” o anche per “la produzione di carne”.

Cavalli a sangue caldo

Si tratta di linee di sangue che derivano da arabi, purosangue e presente anche nei Quarter Horse, spesso destinate a discipline sportive. Cavalli reattivi e sensibili, estremamente intelligenti che hanno bisogno di fare attività. A differenza dei cavalli a sangue freddo, le razze a sangue caldo devono imparare a rilassarsi. Sono diffidenti. L’addestramento è dunque diverso. Tendono ad innervosirsi e si spaventano facilmente negli ambienti nuovi.

Razze che una volta addestrate, saranno sempre dedite al lavoro e instancabili. I cavalli per la corsa derivano tutti da quelli arabi.

Leggi anche–> Purosangue arabo: un cavallo, una leggenda

Distinzione razze equine altezza

Le razze equine si distinguono dai “pony” o cosiddetti “mezzi cavalli” per l’altezza al garrese. Il cavallo supera i 147 cm al garrese.

Equini nani: altezza al garrese fino a 119 centimetri
Equini piccoli: da 120 a 134 centimetri
Medi: da 135 a 149 centimetri
Leggeri: da 150 a 160 centimetri
Robusti o pesanti: da 160 a 190 centimetri

Distinzione in baso al manto

Paint horse

I cavallo hanno tre tipi di manto di base:

  • baio: è caratterizzato dal corpo marrone e le estremità nere. Il baio è quello che solitamente si vede in quanto è il più diffuso
  • morello: Il morello è totalmente nero ed è tipico di alcune razze come il Murgese e il Frisone.
  • sauro invece è marrone chiaro o marrone scuro e rossiccio. Coda e crine sono dello stesso colore marrone, leggermente più chiari o più scuri.

Ai quali si aggiungono:
Grigio: ovvero il cavallo dal manto bianco
Pezzato: cavalli con macchie di colore diverso
Remolino: che ha un cambio di direzione del pelo e si suddivide in remolino semplice, quello spigato e quello sinuoso.

Morfologia delle Razze equine

La distinzione delle razze equine in base alla morfologia, ovvero, l’architettura somatica, è quella più usata e si suddivide in tre tipologie principali: brachimorfo, mesomorfo e dolicomorfo e i gruppi intermedi (meso-dolicomorfi e meso-brachimorfi).

Ardennese, Cavallo da traino

Brachimorfo

Il cavallo brachimorfo si caratterizza da una morfologia con un tronco cilindrico sviluppato e arti brevi e tozzi. Il tronco è ampio, ha forme massicce, una muscolatura sviluppata sia nello spessore che nella lunghezza. Un cavallo adatto a lavori pesanti, più che nella velocità. Inoltre, gli angoli delle articolazioni sono più chiusi. Si tratta prevalentemente di razze da tiro o da lavoro come il Belga, Agricolo Italiano, Bretone, Sovietico da Tiro Pesante o il cavallo Ardennese.

Mesomorfo

Il Mesomorfo ha una morfologia equilibrata tra arti e tronco. Ha una struttura più leggera rispetto al brachimorfo. Si tratta di razze potenti e compatte. In generale, le razze mesomorfe erano usate nell’esercito, nella caccia e nell’equitazione da campagna o da lavoro, non nelle attività agonistiche.
Tra le principali razze che appartengono a questa famiglia, il Murgese, Arabo, Albino, Bardigiano, Andaluso.

Dolicomorfo

Il Dolicomorfo ha una morfologia con un tronco-conico allungato e arti lunghi e sottili. Razze che sono idonee a discipline nelle velocità e nelle prove di forza. Il torave è ampio e allungato, le articolazioni con angoli aperti. Agile, leggero e slanciato. A questa famiglia appartengono il Purosangue Inglese e i trottatori.

Leggi–> I 3 cavalli che hanno fatto la storia degli ippodromi

Meso-brachimorfo

Un incrocio tra cavalli da tiro e cavalli da sella o da carrozza. Tra i cavalli che appartengono a questo gruppo troviamo ad esempio l”Araboulonainais, da un incrocio tra l’Arabo e il Boullonais.

Meso-dolicomorfo

Una razza potente che può essere anche agile ed elegante nel portamento. In questo gruppo rientrano razze del tipo Lipizzano, l’Holstein e il Danubiano, usate anche per il Dressage.

Leggi–>

Come si differenziano i colori del mantello dei cavalli

Cavalli miniatura: alla scoperta delle razze pony

Le razze di cavalli più alti: ideali per il salto ostacolo

Laghat: la leggenda del cavallo disabile, campione degli ippodromi

C.D.

Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI

Gestione cookie