Il rapporto uomo-lupo è da anni sottovalutato: e ora arriva anche un’importante novità riportata da un docente universitario. Quest’ultimo mette al centro del dibattito anche dei falsi miti del passato che possono essere superati.
Alcune volte, vuoi per abitudine, vuoi per mancanza di mezzi a disposizione, siamo portati a credere a dei falsi miti. Se è vero che i miti, soprattutto quelli usati nella filosofia greca, ci aiutano a capire aspetti del nostro quotidiano, altri sono delle vere fandonie, inventate sul nulla comparato ad altro nulla. In quest’ultima affermazione potrebbe rientrare benissimo il rapporto uomo-lupo, per anni messo alla gogna, ma da tempo portato alla luce come “qualcosa di possibile da vedere”. Ora arriva un’altra importante novità riportata da un docente universitario. Quest’ultimo spiega in modo preciso cosa c’è veramente da sapere in relazione all’argomento.
Le novità, se spiegate nei giusto modi, possono essere accolte con grande entusiasmo. Ed è lo stesso che stanno facendo nelle ultime ore gli amanti del lupo. Un animale molto simile all’essere umano, per questo apprezzato e visto con occhi buoni da molti della nostra specie.
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Per anni, però, si è dovuto “subire una musica”, intorno al lupo stesso, che suonava molto male. Anzi, che dava per spacciato l’uomo nei confronti del lupo, e viceversa. Ora, invece, (ma soprattutto da un periodo a questa parte), un docente universitario ha portato alla luce delle considerazioni davvero pregevoli, accolte con molto entusiasmo.
Parliamo di Paolo Ciucci, docente di Biologia e Conservazione della Fauna Selvatica all’Università La Sapienza di Roma. Quest’ultimo è intervenuto durante una conferenza stampa organizzata dalla Regione Piemonte. Afferma il professore: “Da centinaia di anni non vengono aggressioni di lupi nei confronti dell’uomo. Viviamo assieme a loro da millenni, e questi animali hanno sviluppato un comportamento di non aggressività nei nostri confronti”.
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Poi, sempre il docente, sposta la palla sul piano dell’economia e spiega bene cosa voglia dire avere a che fare con il lupo in questo ambito: “Ci sono due diversi tipi di interpretazioni. Chi non vede di buon occhio il lupo, lo afferma prettamente per i suoi animali da allevamento. C’è chi, invece, dall’altra parte lo reputa fondamentale nel sano andamento della biodiversità dell’ecosistema. Sapete chi può risolvere questo problema? La politica, che deve far combaciare le due necessità, senza far del male nessuno. Altrimenti, qualcuno, potrebbe rimanere con delle idee, in testa, sbagliate e molto ancestrali nei confronti di questo meraviglioso animale”.
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