Un padre di sei figli, un uomo di 45 anni con una perversione incontrollabile che lo ha portato ad abusare di un cane, una cucciola di 8 mesi chiamata Balckie, molto amata e coccolata dalla sua famiglia.
Secondo quanto ricostruito dai media locali, l’uomo di nome Fanroi Mochachi, residente a Johannesburg in Sud Africa, è stato sorpreso a fare sesso con il cane del suo vicino, lo scorso novembre del 2017.
L’uomo aveva rapito il cane e si era nascosto in un bagno all’interno di un parco pubblico dove si è consumato l’orrore.
Quando i padroni di Blackie si sono accorti che il cane era sparito, sono subito andati alla sua ricerca. Ed è così che il giovane proprietario di 10 anni di Blackie e suo zio, sono arrivati nel parco dove hanno sentito i lamenti di Blackie provenire dai bagni pubblici.
Lo zio ha cercato in tutti i modi di aprire la porta, temendo che Blackie fosse in pericolo. Poco dopo, l’uomo è riuscito a rompere la porta, trovandosi di fronte ad una scena dell’orrore: la povera Balckie in compagnia di Mochachi che aveva abusato del cane.
Leggi adeguate agli abusi sessuali sugli animali
L’uomo è stato denunciato per abusi sessuali e atti di crudeltà nei riguardi degli animali. Un atto innaturale e disgustoso, definito dal giudice del tribunale di Johannesburg che ha condannato Mochachi a cinque anni di carcere.
“Sei sposato e dovresti essere un modello per i tuoi sei figli”, ha sostenuto il giudice durante la sentenza. L’aggressore si è giustificato spiegando che si tratta di un desiderio irrefrenabile che non riesce a controllare.
Purtroppo, Mochachi, anche se ritenuto colpevole, non è andato in carcere e ha goduto di una riduzione di pena ed è stato rimesso in libertà .
Jacob Pieterse, ispettore senior della Società Sandton per la prevenzione della crudeltà contro gli animali (SPCA), si è detto preoccupato nel sapere che Mochachi è ancora libero di aggirarsi per le strade: “Vorremmo delle sanzioni più severe in materie di violenza sessuale sugli animali che come i bambini sono incapaci di difendersi da aggressioni violenti”, ha dichiarato, amareggiato l’ispettore Pieterse.
Purtroppo, in base ai rapporti più recenti, il fenomeno della zooerastia è in aumento e si registrano sempre più casi di abusi e violenza sessuale sugli animali che siano cani, cavalli o altre specie.
Un comportamento compulsivo dal quale scaturiscono gravi disturbi psicologici nell’individuo che sicuramente impone una riflessione da un punto di vista delle cure e delle legge più adeguate.
La dolce Blackie dopo un periodo passato in osservazione presso il canile sanitario è tornata alle cure amorevoli della sua famiglia.
C.D.