Cresce l’allarme in Italia dopo le recenti stragi di animali, l’ultima delle quali è l’avvelenamento di massa di decine di cani a Sciacca, in provincia di Agrigento. Per tale ragione, Elisabetta Franchi, “fashion designer & animalista” come lei stessa si definisce, ha acquistato oggi diverse pagine di quotidiani e da qui lancia un appello al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. L’invito è a “rendere più efficace la lotta al randagismo, così da mettere fine una volta per tutte a questa carneficina”.
“Se solo potessero parlare…” è il titolo della pagina di Elisabetta Franchi, la quale spiega di essere “indignata e profondamente addolorata per quello che sta accadendo ai cani randagi in Sardegna, Calabria, Puglia, e in particolar modo in Sicilia”. I dati parlano chiaro: poco più di cinquemila randagi su quasi 40mila che si trovano in Sicilia sono sterilizzati. Per tale ragione si dice solidale con Oipa, Lndc e Leidaa, che “si stanno battendo per fermare queste atrocità”. La strage di Sciacca ha alimentato polemiche politiche. C’è anche chi ritiene che la strage di cani sarebbe legata in qualche modo al passaggio del Giro d’Italia e ne chiede l’annullamento della tappa. Intanto, potrebbe esserci una svolta nelle indagini, con perquisizioni a carico di possibili sospetti. Su quanto accaduto Elisabetta Franchi ha le idee chiare e la definisce una “strage di massa di queste povere creature senza parola”.
Prima di fare appello a Musumeci perché prenda decisioni urgenti, Elisabetta Franchi sottolinea anche di appoggiare la presa di posizione della Lav. L’organizzazione, nei giorni scorsi, attraverso Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari, aveva invitato a fare massima chiarezza: “In considerazione della estrema gravità di questa strage della situazione e dei rischi per altri animali, ma anche per le persone, chiediamo al Prefetto di convocare subito Comitato provinciale per la sicurezza con tutte le forze di polizia per controlli speciali su rivenditori di sostanze potenzialmente velenose e nelle zone più a rischio. E se fosse confermato l’avvelenamento, come finora riferito dai mezzi d’informazione, chiediamo al Comune una bonifica immediata della zona invitando la popolazione ad adottare misure di precauzione e a segnalare i possibili colpevoli e/o complicità”.
GM
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