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Una specie di ragno è considerata un’insidia anche in Italia

Il ragno violino è una specie che trova sempre maggiore diffusione in Italia e che col passare del tempo viene considerata un’insidia anche qui.

(Pixabay)

Con l’arrivo della primavera e le temperature più miti, ci sono anche delle insidie che si nascondono in natura: una di queste è costituita dal Loxosceles rufescens, noto come Ragno violino. Lo scorso anno, furono davvero molte le segnalazioni in Italia che riguardavano questo ragno, che costituisce dunque un nuovo pericolo e una nuova insidia. Così chiamato a causa di una macchia sul dorso che ricorda tale strumento musicale, raggiunge dimensioni comprese tra i 7 ed i 9 mm. Gli esemplari più grandi sono sempre femmine. Il suo periodo di riproduzione va da febbraio ad ottobre e la maggior parte degli accoppiamenti si osserva ad inizio estate.

Cosa c’è da sapere sul ragno violino

Il ragno violino non è un amante della luce per cui è molto più semplice trovarlo di notte, in posti nascosti come possono essere ad esempio la corteccia degli alberi, nei cunicoli o sotto i sassi. Ma è sempre meno raro ritrovarlo in abitazioni civili, celato in intercapedini di porte e finestre o condotti d’aerazione. Si può inoltre nascondere in legname da camino, fogliame o altro materiale vegetale. Essendo la primavera la stagione preferita per le pulizie in giardino, in questo periodo dell’anno la puntura del ragno violino è un’insidia da non sottovalutare. Nel caso di incontro sfortunato il consiglio migliore è quello di rivolgersi ad un centro anti-veleni e pulire la parte interessata con acqua e sapone. Se anche a distanza di tempo la stessa presenta un oscuramento della pelle, vuol dire che il veleno è ancora presente e va espulso.

La primavera dello scorso anno, vi avevamo raccontato di un vigile urbano di Terni e del suo sfortunato ‘incontro’ con il ragno violino. Ma sono davvero molti gli episodi simili che nel 2018 sono stati registrati e anche quest’anno l’allarme è destinato ad allargarsi in tutta Italia. Da Roma a Macerata, passando per il Nord-Est, tante sono state le segnalazioni del morso di questo ragno che non va sottovalutato, perché potrebbe portare con sé lo streptococco, batterio capace di infettare gli organi interni e portare disagi anche gravi a reni, cuore e polmoni. In generale, gli effetti collaterali possono essere comunque molti, come per ogni puntura di insetto “anomala”, ma non bisogna spaventarsi troppo: gli attacchi dei ragni violino restano comunque avvenimenti molto rari, rispetto a quella che è la loro diffusione.

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Gabriele

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Gabriele

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