Un ragazzo, di nome Davide, ha paura dell’ago durante l’iniezione della dose del vaccino: cane Polpetta è il suo braccio destro in tutto e per tutto. Una storia che racconta come i nostri amici a quattro zampe possono essere una vera fonte di salvezza e serenità.
Molto spesso non ci rendiamo conto di quanto i nostri amici a quattro zampe svolgano un ruolo fondamentale all’interno della società. Li coccoliamo, li amiamo, a volte ci parliamo anche. Loro hanno già capito tutto attraverso i loro sensi, spesso molto più sviluppati dei nostri. Almeno quelli più primordiali. E per questo motivo li mettono al servizio di noi esseri umani, senza aspettarsi nulla in cambio. Come ha fatto il cane Polpetta, da tempo inserito in un progetto di Pet Teraphy. È salito in braccio a un ragazzo di nome Davide, che rappresenta una fascia protetta. Quest’ultimo ha da sempre paura degli aghi e quindi anche di assumere la sua dose vaccinale. Ci ha pensato il suo amico a mettere tutto in pace e serenità.
Davide e Polpetta insieme al momento del vaccino: quando i cani sanno come gestire la situazione
Forse, o quasi sicuramente, la Pet Teraphy è nata come un pensiero che volge al contributo, all’aiuto, al voler essere solidali con persone che hanno dei problemi, seri, o che affrontano momenti delicati della loro vita. E anche per dare forza e coraggio alle persone, in qualunque tipo di situazione.
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È fuori dubbio, quindi, che gli animali svolgono un ruolo fondamentale in queste circostanze. Proprio come lo ha svolto il cane Polpetta, una nostra amica a quattro zampe che da sempre supporta le persone in difficoltà con il suo modo di fare e di interagire. Questa volta è toccato a un ragazzo di nome Davide.
Quest’ultimo, che rappresenta anche una categoria protetta, si è recato al Vaccination Center del Meyer. Ma l’unica sua grande paura era proprio l’ago con il quale si inietta la dose vaccinale. E chi è stato chiamato in suo soccorso? Polpetta, che è subito salita tra le sue braccia e lo ha fissato per tutto il tempo.
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I due si conoscono da molto tempo e hanno affrontato altri percorsi assieme. Il cane, dunque, non poteva mancare anche a questo appuntamento. E il volto del ragazzo, con il sorriso dietro la mascherina, diceva tutto. Ancora una volta una storia che c’insegna come l’aiuto e l’empatia dei nostri amici a quattro zampe sono fondamentali nei momenti delicati, soprattutto con ragazzi e bambini.
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