Un ragazzo trascorre la quarantena dando del cibo agli uccelli e si accorge che un piccione ha bisogno del suo aiuto
La quarantena ha inciso, in un modo o nell’altro, sul come trascorrere le giornate. Abbiamo narrato le più disparate vicende e svariati modi di impiegare il tempo, ma questo ragazzo ha vissuto un’esperienza un po’ più toccante e profonda del semplice diversivo per riempire le giornate.
E’ accaduto tutto circa un mese fa. Siamo a Parigi, il giovane di cui vi stiamo per parlare, Kris Duncan, afferma di aver sofferto molto gli effetti della quarantena: “Durante le prime due settimane di blocco, mi mancava l’interazione umana” – afferma.
Cercando compagnia ed essendo un grande amante degli animali, ha pensato bene di lasciare del cibo sul davanzale del suo appartamento, sperando di richiamare a sé dei piccioni che potessero trascorrere un po’ di tempo con lui. Duncan immaginava che i poveri volatili fossero particolarmente affamati in quel periodo, dato il lockdown.
Così ha iniziato a lasciare degli snack sul davanzale e una moltitudine di uccelli man mano ha cominciato a posarsi, sempre più spesso, per approfittare della generosa offerta.
Tra questi il ragazzo ne ha scorto uno in particolare che ha attirato la sua attenzione.
Questo piccione non camminava in maniera spedita, anzi sembrava essere in difficoltà. Mediante un’osservazione più attenta, Duncan si è accorto che l’uccello aveva uno spago impigliato attorno ad una zampa.
Il povero uccellino non aveva solo bisogno di essere riempito la pancia ma necessitava anche di un aiuto. I suoi movimenti erano limitati dallo spago. “La mia reazione iniziale è stata la tristezza, odio vedere animali che soffrono” – asserisce il ragazzo. Duncan era determinato a soccorrere l’uccello, pur sapendo che non sarebbe stato facile.
Il ragazzo era conscio del fatto che il piccione non si sarebbe lasciato avvicinare facilmente e che avrebbe avuto bisogno di guadagnare la sua fiducia. Così, armato di cibo per attrarre l’uccellino e forbici per liberare la zampa dallo spago, Duncan attendeva ogni giorno la visita del piccione. Non è stato un compito facile, il giovane ha impiegato ben quattro settimane per raggiungere il suo obiettivo e ha provato diversi stratagemmi per cercare di avvicinare l’uccello senza spaventarlo.
Alla fine, dopo svariati tentativi, il piccione si è fidato e si è lasciato avvicinare. Il ragazzo ha ripreso tutti i suoi sforzi in un video che ha pubblicato sul suo account Instagram. “Ci sono stati molti tentativi falliti”- dichiara Duncan – “Ma alla fine, la perseveranza ha vinto.” Grazie al giovane, ora il piccione può muoversi più agilmente, anche se resta ancora un filo avvolto attorno alla sua zampa. Duncan spera di riuscire un giorno a rimuovere anche quello.
Il piccione ancora oggi continua a far visita al suo benefattore e sembra considerarlo “un amico”. “Normalmente mi fa vista al mattino”- afferma Duncan – “Poi di nuovo la sera, e talvolta anche nel pomeriggio.”
Quando ha cominciato a dare del cibo agli uccelli, probabilmente il ragazzo non immaginava che addirittura ne avrebbe aiutato uno e che soprattutto l’avrebbe preso così a cuore. Ora è felice di averlo soccorso e che tutto il suo impegno sia valso a far stare meglio il piccolo animaletto. E come lui stesso afferma, riuscire ad aiutare il piccolo uccellino “è stata una bella sensazione.”
Purtroppo l’episodio del piccolo piccione non è un caso isolato, potete scoprirne di più leggendo: Uccelli con meno dita: la colpa è di un’abitudine umana
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M. L.
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