Tre ragazzi danno fuoco alle casette dei gatti costruite dai volontari della zona: arrestati in tempo prima che commettessero altro male. Un fatto che ci spinge, ancora una volta, a comprendere come spesso manchi un’educazione di base verso queste nuove generazioni.
Bisogna insegnarlo il rispetto e anche l’educazione. Pensare che delle generazioni vengano su da sole, come per cenno divino, è qualcosa di profondamente inaccettabile e di incomprensibile, soprattutto di questi tempi, ove ci diciamo essere tutti connessi, mancanti, forse, della vera connessione: quella con l’altro. Senza rispetto succedono atti tremendi come quello capitato pochi giorni fa, quando tre ragazzi hanno dato fuoco a delle casette per gatti costruite dai volontari. Un atto davvero sconcertante, che apre una lunghissima e corposa discussione. Intanto i ragazzi sono stati arrestati in tempo prima che commettessero qualche altro male in zona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno portato a termine l’arresto.
Bello gridare all’emancipazione. Ma tale deve essere se passa attraverso delle gesta che portano a un progresso comunitario e a un bene comune. Entro questo bene, da raggiungere come obiettivo collettivo, ci sono anche i nostri amici a quattro zampe, molto spesso oggetto di attacchi vandalici.
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E proprio di questo parliamo oggi. Tre ragazzi, di 17, 19 e 20 anni, sono stati arrestati con l’accusa di aver dato fuoco a dalle casette per gatti costruite dai volontari del comune di Cavarzere, in provincia di Venezia. Un atto davvero aberrante, che poteva arrecare una morte improvvisa ai poveri felini.
Fortunatamente nessuno vi era all’interno delle casette. O meglio, nessuno li ha trovati. Forse sono scappati nel momento in cui le fiamme si sono alzate. Resta il fatto che i carabinieri del Comando di Chioggia sono intervenuti in tempo e hanno arrestato il 20enne e il 19enne, mentre il 17enne è stato denunciato.
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Purtroppo, e senza giustificare nessuno, dietro a questi gesti così vigliacchi c’è la noia. Esattamente così: ragazzi che si annoiano, ai quali non viene data loro una prospettiva di vita degna di essere definita tale. E così, la noia sfocia nella violenza, scagliata verso degli esseri viventi molto più deboli di noi umani. Bisogna dare una soluzione a questi ragazzi, altrimenti, oltre agli arresti, vedremo crescere atti di questo tipo. Meglio un ragazzo arrestato o un educato al progresso?
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