L’Empire State Building Brings a New York si prepara a ricordare gli animali in via d’estinzione con un evento intitolato Projecting Change lanciato sul web con tanto di hashtag #RacingExtinction.
Nella serata di sabato 1 agosto, le facciate dello storico simbolo della Grande Mela s’illumineranno con le immagini delle specie a rischio, sulla scia della campagna di sensibilizzazione lanciata con il documentario intitolato “Racing Extinction,” di Louie Psihoyos, fotografo e regista, vincitore nel 2010 dell`Oscar al miglior documentario per “The Cove” (la caccia annuale al delfino in Giappone) e fondatore della Oceanic Preservation Society. La proiezione è stata organizzata da Psihoyos in collaborazione con Travis Threlkel, esperto di tecnologia digitale.
Dal leopardo, al leone, passando per i serpenti, i volatili e gli animali acquatici, a partire dalle ore 21,00 fino alla mezzanotte, ben 33 piani dello State Building saranno ricoperti da immagini straordinarie che ricorderanno le creature a rischio, vittime dello sviluppo dell’uomo, dell’inquinamento, della deforestazione, della caccia illegale e del bracconaggio.
La serata prenderà il via con un omaggio a due vittime recenti:
– Nabire, un rinoceronte bianco morto, mercoledì 29 luglio, nello zoo ceco di Dvur Kralove. per cui rimangono solo quattro rinoceronti bianchi al mondo. Tra i superstiti vi sono Nola, nello zoo di San Diego, mentre il maschio Sudan con altre due femmine, Najin e Fatu, vive nella riserva africana di Ol Pejeta, in Kenya. Tre esemplari che sono stati trasferiti nel 2009 proprio dallo zoo ceco per tentare di favorire la riproduzione naturale della specie, in quanto in cattività c’erano stati solo esiti negativi. Sudan è l’unico esemplare maschio vivente della specie e viene scortato e monitorato 24h/24h dalle guardie.
– L’altro ospite è il leone Cecil ucciso da un cacciatore di trofei americano, nello Zimbawe, in quanto il bracconaggio è uno dei pericoli più devastanti per queste specie. (clicca qui)
Recentemente il WWF ha aggiornato la lista delle specie a rischio, tra le quali spicca la Tigre che conta appena 3mila esemplari e alla quale è stata recentemente dedicata una giornata internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica (clicca qui). Per consultare la lista: worldwildlife/species/extinction
Tra le iniziative promosse, la firma dei parchi africani Signature Safari Parks (clicca qui) che ha messo in rete la condivisione dei dati sulle specie conservate nelle riserve di alcuni paesi africani con l’obiettivo di sensibilizzare i turisti di tutto il mondo. Gli ultimi studi condotti sul tema hanno accertato che la causa principale che minaccia molte specie d’estinzione sia proprio l’uomo responsabile di aver provocato quello che viene chiamata la sesta estinzione di massa nell’arco di 65milioni d’anni, come il titolo del libro di Elizabeth Kolbert “La sesta estinzione di massa: una storia innaturale”. Secondo le stime emerse da uno studio di esperti della Stanford University, Princeton University e della University of California di Berkeley, gli esemplari oggigiorno si estinguono cento volte più velocemente rispetto al passato e l’uomo potrebbe essere tra di loro.
La International Union for Conservation of Nature ha sottolineato che il 41% degli anfibi e il 26% dei mammiferi del pianeta sono a rischio.
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