Alla scoperta del Quokka un adorabile marsupiale
Il quokka è una specie che negli ultimi anni sta conquistando la simpatia della rete. Si tratta di un piccolo marsupiale dall’aspetto un po’ buffo che infonde allegria e al centro di simpatici avvistamenti e photobombing che hanno fatto il giro del mondo.
Purtroppo, il quokka è stato inserito nella lista rossa delle specie protette dell’IUCN. La sua sopravvivenza infatti è minacciata come quella di molte altre specie dall’urbanizzazione e l’agricoltura ma anche dalle calamità naturali come i vasti incendi che hanno colpito alcune zone dell’Australia nel 2015.
Il quokka appartiene alla famiglia dei marsupiali, nello specifico quella dei “Macropodide” che racchiude anche il canguro e il wallaby. Questo simpatico animale è però l’unico rappresentate del genere Setonix. La specie fu scoperta nel 1658 dal marinaio olandese Samuel Volckertzoon. Successivamente, nel 1696, un altro esploratore e marinaio olandese Willem de Vlamingh lo scambiò per un ratto tanto da soprannominare l’isola Rottenest, che in olandese significa nido di ratti. Il termine “quokka” molto probabilmente deriva da un nome delle tribù aborigeni locali.
Una specie erbivora che ama le graminacee e il fogliame. Le dimensioni del Quokka sono simili a quelle di un grosso gatto. Il peso vari infatti dai 2,5 ai 5 chili. Ha una coda lunga di ca 30 cm, il corpo va dai 40 ai 50 cm ed è piuttosto corto e tozzo. Come i canguri, le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori e per questo tende ad avere un’andatura a balzi. Il manto è marrone scuro con peli più chiari che conferiscono un aspetto brizzolato.
Ha un muso allungato e un’espressione particolare delle bocca simile a un sorriso. Per questo è stato chiamato l’animale più felice del mondo. Inoltre, il suo carattere è molto calmo e sereno.
Questo adorabile marsupiale è diffuso in alcune aree dell’Australia Occidentale e sulle isole al largo della costa, come Bald, Rottnest, Garden e Penguin. Zone prive di predatori e che garantiscono di conseguenza la sopravvivenza della specie. Vive nei campi e si arrampica anche sugli alberi.
Da un punto di vista sociale, il quokka vive in branco. Ogni individuo ha un ruolo nel gruppo e collabora nella ricerca di cibo. Partorisce un cucciolo all’anno, di norma alla fine dell’estate.
Si tratta di una specie notturna e socievole con l’uomo.
Purtroppo l’inserimento di predatori nelle aree del Quokka, come volpi, cani, gatti o dingo sta mettendo a repentaglio la specie così come l’urbanizzazione del territorio in cui vive.
Si tratta di una specie protetta a rischio estinzione. Oggi giorno si contano infatti solo 8mila specie in natura. Tanto che, alcune aree come le Isole Rottnest è vietato per legge “maneggiare i quokka in qualsiasi modo” o dare loro da mangiare. E’ stata introdotta una multa che varia dai 100 dollari (circa 75 euro) ai 1000 dollari (circa 750 euro) e se l’animale viene ferito o ucciso si rischia fino a 50mila dollari di multa e 5 anni ci carcere.
Lo stesso WWF in Autralia ha tra le priorità la tutela e la conservazione della specie.
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C.D
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