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Le punte si erano conficcate in gola: sembrava non esserci più speranza per lei – FOTO

La speranza per la piccola sembrava affievolirsi sempre di più quando le punte di un’esca si sono accidentalmente conficcate nella sua gola. 

Radiografia di Nala (Facebook Claremont Veterinary Surgery – Amoreaquattrozampe.it)

Prima di varcare la soglia del nuovo anno una sfortunata cagnolina di nome Nala ha vissuto un terribile incubo a causa di un oggetto acuminato. La pelosetta – come spiega la sua padrona, a pochi giorni di distanza dall’accaduto – stava passeggiando nelle immediate vicinanze della sua abitazione e della limitrofa spiaggia quando qualcosa deve aver attirato la sua attenzione spingendola a ingerire, seppur inconsapevolmente, un amo appuntito e progettato con il fine di prevenire la sua estrazione.

Le punte si erano conficcate in gola: sembrava non esserci più speranza per lei – FOTO

La cagnolina Nala (Facebook Claremont Veterinary Surgery – Amoreaquattrozampe.it)

La cagnolina di Pontville – come si evince da un post dello scorso 28 dicembre – si è trovata di fronte a una sfida che sembrava davvero insostenibile. Dopo aver ingoiato l’oggetto appuntito, dapprima ben nascosto nell’erba nei pressi della sua abitazione, la sua padroncina avrebbe iniziato subito ad allarmarsi rendendosi conto della grave situazione.

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Nala avrebbe iniziato a grattarsi ininterrottamente la zona ferita cercando di rimuovere con alcuni colpi di tosse forzati l’appuntito intruso, ma invano poiché l’arpione a forma di pesce le era rimasto incastrato nella gola. Nala è stata trasportata nella clinica veterinaria più vicina dove è stata sottoposta ai raggi X. Dai risultati della radiografia il personale medico ha capito come intervenire. L’arpione era bloccato nella faringe, così i veterinari hanno operato per un’anestesia e una veloce incisione. Dopo l’operazione Nala ha ripreso conoscenza dimostrando con il suo dolce sguardo tutta la sua gratitudine.

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Le immagini – in diretta dalla Tasmania – del temibile arpione sarebbero inoltre in grado di dimostrare che si tratta di un oggetto oltremodo mascherabile e che, da una prima ricerca, risulta essere stato realizzato per praticare la pesca indisturbata di alcune determinate specie di calamari.

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Siamo molto contenti che l’oggetto è stato rimosso“, scrivono con orgoglio i veterinari della “Claremont Veterinary Surgery” sulla loro pagina Facebook dove appaiono gli scatti della cagnolina fuori pericolo e i dettagli del pericoloso arpione. Nala, stando al parere dei suoi angeli soccorritori, “sembra essere sulla strada del recupero“: il peggio è finalmente passato per la cagnolina e ora può iniziare a godere – come racconta, in conclusione, la sua padroncina – dei suoi adorati spuntini al formaggio.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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