Era in evidente stato di denutrizione, troppo magro per la sua razza, con una ferita al muso e appeso ad un palo di metallo con una catena così corta tanto da costringere il povero animale a restare in piedi sui posteriori. Sono le triste immagini diffuse sui social messicani di un giovane pit bull che secondo le indiscrezioni era destinato alla riproduzione e per il quale i proprietari si facevano ben pagare, mentre dietro le quinte maltrattavano il loro cane.
Un’attivista animalista locale, Ivonne Morales, che ha visto il video condiviso in rete ha deciso di presentare una denuncia per maltrattamento di animali e per la quale sono scattate le indagini. Dalla ricostruzione dei fatti e in base alla testimonianza di chi ha segnalato il caso alle autorità, il cane sarebbe stato punito in quel modo perché avrebbe distrutto una porta.
Dopo la punizione gli hanno tolto la catena, lasciando andare il povero cane ma forse la stessa cosa si ripeterà anche domani, ha commentato amaramente Morales, spiegando che la testimone che ha diffuso il video e le fotografie del cane si è recata dai proprietari per riscattare l’animale. I padroni avrebbero declinato qualsiasi proposta sostenendo che grazie a quel cane, riscuotevano circa mille pesos messicani, pari a una cinquantina di euro, ad ogni monta.
Le volontarie stanno cercando attraverso un tam tam in rete di fare intervenire le forze dell’ordine e il dipartimento dello Stato del Messico per la protezione ambientale (Propaem), chiedendo agli utenti la massima condivisione del post con la denuncia e di inviare una mail ad un dirigente del Propaem, in modo da fare pressione per poter salvare il cane, evitando anche in questo modo che i proprietari, sentendosi minacciati dagli animalisti, lo facciano sparire.
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