Un fenomeno pericoloso quello dei pulcini di uccelli marini che si schiantano contro il bitume, ma un tassista interviene per portarli in salvo
In Nuova Zelanda, alcuni pulcini di uccelli marini atterrano pericolosamente sulle strade, rischiando la vita. Un tassista pattuglia la zona, nel cuore della notte, per recuperarli e portarli in salvo.
Ogni notte questi pulcini di Berta di Hutton si schiantano sul bitume perché confondono l’asfalto lucido con il mare, soprattutto in presenza di nebbia.
La Berta di Hutton è un uccello marino in via di estinzione. Questo animale è l’unico esemplare di uccello marino che nidifica e alleva i pulcini sulle montagne, a circa 1200 metri di altezza. Dagli anni ’60 ad oggi le loro colonie si sono ridotte da otto a soltanto due, classificando la specie a rischio di estinzione.
Questi pericolosissimi episodi avvengono quando i piccoli, ancora alle prime armi, devono percorrere il tragitto per arrivare a mare partendo dalle montagne, dove vengono allevati. Secondo gli esperti nelle notti nebbiose e senza luna, i pulcini tendono a scambiare il bitume con la superficie dell’oceano.
Una volta atterrati in modo brusco sull’asfalto, i piccoli restano storditi a terra, incapaci di camminare o muoversi, rischiando così la vita rischiando di essere investiti dalle automobili o diventare preda di gatti e cani randagi.
Inoltre, gli esperti sostengono che questo fenomeno sia un fattore che contribuisce, in maniera significativa, al rischio di estinzione della loro specie.
Per dare il proprio contributo, alla conservazione della specie, un gruppo di volontari perquisisce le strade di Kaikoura, di notte, per recuperare gli esemplari che si sono smarriti.
A guidarli è un tassista locale, Toni Painting. Il tassista è stato il primo a individuare i pulcini di uccelli marini, storditi e confusi per le strade. E da allora, ogni sera pattuglia la zona, per raccogliere gli uccellini. Una volta recuperati, li conduce in un centro di riabilitazione della fauna selvatica per ricevere le adeguate cure. I pulcini, appena ristabiliti, vengono portati in mare.
“Esco mezz’ora dopo il tramonto. Poi esco ogni ora fino a mezzanotte e mezza” – afferma Painting. Il tassista porta sempre con sé delle scatole nel suo taxi per ospitare i pulcini, poiché i piccoli sono stupendi, grigi, soffici, ma anche pesanti.
Quando ci sono molti uccellini che effettuano il loro spostamento dalle montagne, la perlustrazione effettuata da Painting dura anche tutta la notte, con l’ausilio di altri volontari.
Mediamente in una notte vengono recuperati dai 10 ai 20 esemplari, nei periodi marzo e aprile. Painting ha raccontato che, nella notte in cui sono stati salvati più pulcini, sono stati recuperati ben 200 esemplari, grazie alle ricerche eseguite fino all’alba e alla collaborazione dei volontari.
Ted Howard, il presidente della Hutton’s Shearwater Charitable Trust, spiega che ormai questo fenomeno è noto nella comunità locale di Kaikoura, per cui ci sono tanti volontari che perlustrano le strade per salvare i volatili.
“Sono davvero affascinanti e strani. Sono gli unici uccelli marini del pianeta che si riproducono in alta montagna”- afferma Howard. Il presidente racconta che, purtroppo, una notte sono stati trovati 12 esemplari morti, il che è una catastrofe non solo per la vita dei poveri animali ma anche per la loro conservazione.
Erica Wilkinson, del dipartimento della conservazione, ha affermato che interventi come quelli di questi volontari sono assolutamente cruciali per salvare questa specie.
“Invertire il declino della nostra biodiversità richiede davvero lo sforzo di tutti, insieme possiamo cambiare le cose” – sostiene Wilkinson.
Una volta che gli uccelli sono stati riabilitati, vengono rilasciati in acqua. “Adoro questi piccoli, quindi viene dal mio cuore, aiutarli”- conclude Painting – “Sono uccelli adorabili, sono facili da raccogliere e da rilasciare. Mi rende felice vedere gli uccelli liberi nel mare, dove dovrebbero essere.
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M. L.
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