Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi sul tema della gestione dell’orso, dopo che lo scorso 10 giugno, l’orso femmina K2 ha aggredito un runner a Cadine (clicca qui).
La Provincia di Trento era intenzionata a chiedere una soglia del numero di esemplari ma anche più libertà nella gestione degli orsi pericolosi, rispetto al Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali (Pacobace), per cui chiedeva la possibilità di rimuovere o di abbattere l’esemplare pericoloso.
La Provincia ha ottenuto una modifica al Pacobace per cui sarà emanato un decreto direzionale nel quale viene introdotta la nuova categoria dell’orso “dannoso“, ovvero un esemplare “che arreca ripetutamente danni materiali alle cose (predazione di bestiame domestico, distruzione di alveari o danni alle coltivazioni, o in generale danni a infrastrutture) o utilizza in modo ripetuto fonti di cibo legate alla presenza umana”.
Comportamenti che consentiranno alla Provincia, la rimozione dell’orso che deve essere attuata in via preventiva, prima che si possono verificare situazioni pericolose per l’uomo.
Il ministro Galletti ha tenuto a precisare di non autorizzare mai l’uccisione di un esemplare che non attenta alla vita umana, sottolineando che la priorità è la sicurezza pubblica ma che la specie va protetta ad ogni costo:
“La tutela della vita umana e la sicurezza della popolazione vengono sempre al primo posto. Sugli orsi pericolosi, il Tribunale ha già chiarito la possibilità per la Provincia di Trento di agire attraverso ordinanze: se però siamo in presenza di un orso che non attenta all’uomo ma solo a beni materiali io, nell’ambito dei miei poteri e delle mie prerogative, posso dire da subito che indicherò come via da seguire quella della captivazione e non autorizzerò mai l’uccisione di un orso, la cui specie va protetta ad ogni costo”.
Per quanto riguarda il controllo del numero degli orsi sul territorio, il Ministro si è detto disponibile ad un confronto con la Provincia in sede di Commissione europea, in quanto l’area fa parte di un progetto di reinserimento dell’orso, il Progetto Life Ursus (clicca qui) avviato tra il 1999 e il 2002, che ha portato all’introduzione di una decina di esemplari e dal 2002 a 9 nascite.
Infine, sul piano strettamente amministrativo, la Provincia di Trento ha anche chiesto che sia introdotta una norma specifica di attuazione, affinché possa applicare direttamente le direttive europee e statali in materia, questo al fine di assicurare la massima celerità nella gestione di fatti problematici. Tema sul quale il Ministro si è detto disponibile ad approfondimenti.
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