Un intero quartiere scende in piazza nonostante il maltempo per tutelare un cane randagio del quale da due mesi alcuni residenti della zona avevano adottato.
Siamo in provincia di Catania, nel quartiere Jungo di Giarre, dove alcuni cittadini avevano segnalato l’animale ai vigili della municipale che, di conseguenza, hanno fatto intervenire il servizio del canile per accalappiare il randagio.
Ma quando i residenti che si stavano prendendo cura del cane hanno visto arrivare il furgone e un dipendente del Comune che aveva recuperato l’esemplare molto docile sono scesi in piazza. Una decina di persone si è opposta in modo drastico a che il cane fosse portato via per essere portato al canile, segnalando che si stavano prendendo cura di lui.
Ne sono scaturiti alcuni momenti di tensioni con un passaparola tra i residenti e quando il dipendente ha messo il cane in una gabbia del furgone, alcuni cittadini hanno prelevato le chiavi del mezzo, chiedendo che il cane fosse rimesso in libertà.
“Questo è uno schifo! Quel cane non ha mai fatto male a nessuno. Lo conosciamo da due mesi: viene, mangia qualcosa, gioca con i bambini. È buonissimo. Sono le persone malvagie, lui no”, hanno commentato alcune donne che hanno preso parte alla piccola “ribellione” per proteggere il cane.
Solo con l’intervento dei Carabinieri, la situazione è tornata in ordine e i residenti del quartiere hanno trovato un accordo con le autorità. Ovvero: il cane dopo essere microchippato sarà restituito ai cittadini che si dovranno impegnare a prendersi cura di lui.
Solo dopo queste garanzie, i residenti hanno fatto riapparire le chiavi del furgone. Una storia a lieto fine, commovente e che a ridosso del Natale riscalda i cuori e ci fa vedere il volto di una società più umana, a differenza di chi, senza scrupoli uccide e massacra animali indifesi.
C’è una normativa che tutela il “cane di quartiere” inserita come soluzione al problema dei randagi che vivono in strada per cui i cittadini possono richiedere al Comune di adottare il cane, garantendogli sicurezza e assistenza sanitaria a spese dell’ASL. Il cane deve avere alcuni requisiti per cui non deve essere aggressivo, non deve aver subito segnalazioni in quanto autore di molestie, non deve appartenere a razze ritenute pericolose come pit-bull, dobermann, rottweiler, dogo argentino e infine vi deve essere la eco-eto compatibilità del cane nel quartiere dove è inserito.
ECCO IL VIDEO DELLA PROTESTA:
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