Proteggere i vigneti senza usare i pesticidi è possibile, basta far arrivare un esercito di anatre, è quello che è successo in Sudafrica.
Un’azienda vinicola sudafricana ha deciso di impiegare le anatre per salvaguardare dei vitigni storici del territorio. Anche se è un’usanza che appartiene alla tradizione e alla storia di alcuni paesi è comunque molto strano vedere un esercito di anatre correre nei campi tutte insieme e mangiare tutto ciò che trovano. Proprio per questa loro caratteristica sono “usate” per mantenere i vitigni al sicuro. Ma cerchiamo di scoprire maggiori dettagli su questa notizia che sta facendo il giro del web e che è davvero molto curiosa ed interessante.
Ci troviamo in Sudafrica, precisamente sulle rive del fiume Eerste, nelle vicinanze di Città del Capo. L’azienda vinicola è la Vergenoegd Löw The Wine Estate.
Questa pratica deriva dall’Asia in cui impiegano animali liberi nelle risaie per mangiare i parassiti. È lo stesso principio usato da questa azienda dagli anni Ottanta. Il proprietario ha pensato di radunare un vero e proprio esercito di anatre e liberarle nei vigneti della tenuta che hanno oltre 300 anni.
Corius Visser, amministratore delegato, ha spiegato che le anatre sono preziosissime per passare nel vigneto e mangiare tutti i parassiti che ogni anno infestano le piante. Parliamo di lumache, vermi e afidi. Sono sempre presenti sulle foglie e creano, ogni volta numerosi danni. Si cibano della linfa vitale della pianta compromettendone la salute. Le anatre nella loro dieta al naturale hanno proprio tutti questi parassiti, quindi, quando li vedono non esitano a prenderli.
Le anatre sono uccelli che non riescono a volare, dal portamento simpatico, buffo e goffo con colli lunghi e zampe agilissime. Sono caratteristiche ideali per mangiare tutti i parassiti che si trovano sulle piante e che rappresentano un problema. È una soluzione molto ecologica in quanto non sarà necessario l’utilizzo di pesticidi.
Le anatre vengono liberate in un periodo di 14 giorni. Avanzando, mangiano i parassiti e nel frattempo concimano il terreno con i loro bisogni. Naturalmente, nel momento della raccolta le anatre vengono allontanate e messe in congedo per evitare che corrano a mangiare l’uva.
Il team si dice molto soddisfatto di questa pratica, chiamano le anatre e le oche presenti (sono in realtà anatre corridrici indiane) “soldatesse dei vigneti” e la loro è una vera e propria missione.
Ora, molte persone quando sapranno che la tenuta ha anche in ristorante, faranno subito dei brutti pensieri riguardo le soldatesse. Ma possono stare tranquille perché l’AD ha assicurato che nel menu sono presenti solo le loro uova, non loro. “Sarebbe come mangiare dei colleghi”, ha detto in un’intervista a Reuters.
In questo modo si va verso un’agricoltura biologica senza impatto negativo sull’ambiente e sul Pianeta. Tutti sappiamo quanto sia importante adesso trovare soluzioni di questo tipo sperando di essere ancora in tempo e che non sia troppo tardi.
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