Insieme Progetto Natura Verona Lago e CRAS per poter salvare e proteggere gli animali selvatici purtroppo vittime del poco rispetto dell’uomo
Aiutare gli animali selvatici che ci sembrano in pericolo è molto altruista ma deve essere fatto nel modo giusto. La voglia di essere d’aiuto è tanta e magari a volte può trarci in inganno, oppure può spingerci a dei gesti affrettati e che si potrebbero rivelare errati.
Ad esempio se troviamo un piccolo animale che ci sembra in difficoltà, dovremmo subito chiamare il personale competente in quanto anche solo toccandolo potremmo provocare un danno ancora più irreparabile rispetto le sue condizioni fisiche. Lasciando il nostro odore su di loro, la mamma poi lo allontanerà, e questo porterà seri danni al cucciolo.
Anche se siamo brave persone e sapremmo come prenderci cura di lui, dobbiamo sempre ricordarci che vivere con i propri simili e in libertà, per quanto possa essere grande l’amore che gli rivolgeremmo, sarà sempre meglio.
Così nel 2020 nasce Progetto Natura Verona Lago che in collaborazione con CRAS, Centro Recupero Animali Selvatici, cercano di curare e proteggere la fauna selvatica. Curarli e riportarli nel loro habitat è la loro missione.
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“Nasce con l’obiettivo di supportare il centro di recupero fauna selvatica di Lazise” così il Progetto Natura Verona Lago si presenta sulla sua pagina social, dove condividono tutte le storie degli animali che salvano “nello specifico si propone di promuovere la preservazione delle risorse ambientali e faunistiche del territorio“.
Quando vengono chiamati per l’assistenza di un animale selvatico, accorrono sul posto e si accertano delle condizioni dell’animale. Una volta finite le cure necessarie, l’animale viene riportato in libertà, e viene invitato a partecipare al piccolo grande miracolo anche la persona che li ha chiamati per il soccorso.
Il lavoro dei volontari è importantissimo. La struttura è strettamente legata alla Clinica Veterinaria Verona, e il contributo che danno è di rilevante importanza per fornire il supporto alla cura, accudimento, nutrimento che magari mancherebbe presso il CRAS. S.V., infatti dichiara “la nostra struttura dipende dalla Clinica Veterinaria Verona Lago. Il nostro contributo è fondamentale perché, dopo essere stati ricoverati al CRAS” spiega così la situazione “senza il nostro supporto verrebbero a mancare parti indispensabili per la loro sopravvivenza, come l’accudimento, la cura e il nutrimento“.
Tantissimi gli animali salvati e molte le loro storie. Ad esempio l’Airone bianco che è stato trovato in uno stato di magrezza eccessiva. Preso con loro gli è stata somministrata una adeguata alimentazione e una riabilitazione, i volontari sono fiduciosi sulla sua rimessa in salute.
Oppure un Lodolaio arrivato da loro con un occhio gonfio. Dopo le cure necessarie è finalmente quasi pronto per essere di nuovo libero in natura.
O ancora la triste storia di un Gabbiano che è entrato in contatto con materiale da pesca smaltito in marniera del tutto erronea.
L’associazione ci tiene a precisare che “corretto smaltimento dei materiali da pesca può salvare letteralmente la vita dell’animale selvatico” in quanto in caso contrario potrebbe entrarci in contatto con conseguenze a volte fatali. Ingerendoli gli animali potrebbero incorrere in una occlusione intestinale, o peggio nella lacerazione degli organi dell’apparato digerente. Il gabbiano portato da loro era in gravissime condizioni, ma fortunatamente l’operazione è andata a buon fine e ora cerca di riprendersi per tornare in forze.
Le immagini contenute nel seguente post potrebbero urtare la vostra sensibilità: si sconsiglia la visione a un pubblico facilmente impressionabile
Progetto Natura Verona Lago, tiene a ricordare inoltre delle semplici regole che vanno seguite per aiutare realmente la fauna selvatica. Non sempre un animale che troviamo da solo e ci sembra piccolo e smarrito corrisponde alla realtà dei fatti. Ci sono infatti degli animali che vengono svezzati lasciandoli da soli mentre la mamma è in cerca di cibo. Per questo si raccomanda di mandare una foto quando si richiede l’intervento, in modo da accertarsi che ci sia una reale condizione di pericolo, e soprattutto, cosa di vitale importanza, mai toccare l’animale. L’odore che rilasceremo su di lui, lo allontanerebbe dalla mamma che non lo riconoscerebbe più.
Il loro lavoro è straordinario e dovremmo tutti evitare, con la nostra non curanza, compiendo dei gesti poco altruisti, come gettare plastica ovunque o i nostri scarti di qualsiasi natura essi siano in giro, ricordandoci che questo pianeta non ci appartiene e non siamo gli unici ad abitarlo.
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F.D.M
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