Bambini disegnano le schede dei cani che sono in canile e cercano una famiglia
Un progetto solidale che ha coinvolto i bambini della quarta elementare di una scuola di Calgary, in Alberta, Canada in collaborazione con la Foundations for the Future Charter Academy. L’iniziativa Empathy Pawject mira a diffondere empatia nei più piccoli, in un progetto educativo tra arte e solidarietà per promuovere l’adozione dei cani.
I bambini della scuola sono stati invitati a disegnare i cani ospitati nei canili e in cerca di adozione. Ogni bambino ha ricevuto la fotografia di un cane, la scheda con il profilo caratteriale, con la descrizione delle sue abitudini e la storia che lo ha portato in canile.
Questo ha portato le scolaresche a scoprire come ogni cane abbia una personalità diversa, simpatie e antipatie, bisogni ed esperienze di vita che lo hanno portato anche a dei traumi.
L’insegnante che ha aderito al progetto ha spiegato come i bambini si sono mostrati curiosi al riguardo, ponendo delle domande specifiche per scoprire di più sul cane che dovevano disegnare.
“Volevo costruire un programma che aiutasse a sviluppare l’empatia attraverso l’arte combinando l’educazione artistica e la scoperta del personaggio. Credo fermamente che tutti i bambini abbiano empatia dentro di loro. Hanno solo bisogno di essere guidati e degli strumenti giusti per farla emergere”, ha dichiarato la professoressa d’arte Rebecca Carruthers.
Empathy Pawject ha preso spunto dall’iniziativa del fotografo Rachael Rodgers “Adventures with Adoptable Dogs”, che ha realizzato una serie di ritratti di cani nei canili per promuovere la loro adozione fornendo una descrizione con la loro storia. I bambini hanno ripreso il progetto di Rodgers e hanno disegnato i ritratti dei cani, disegnando lo sfondo, nel quale hanno immaginato la famiglia perfetta del cane in cerca di adozione e la casa ideale per lui.
Oltre a promuovere l’adozione, le immagini dei bambini sono state trasformate anche in piccoli biglietti di auguri messi in vendita per raccogliere fondi da destinare ai rifugi.
“L’Empathy Pawject è stato molto divertente. Mi è piaciuto dipingere Ortell e di essere stato in grado di aiutarlo a trovare una famiglia. Desideravo che anche tutti i cani fossero adottati”, ha commentato uno studente di nove anni Kasser.
Un progetto che ha contribuito a sensibilizzare i bambini su questo tema e che si sono esaltati, uniti al destino di un cane, commossi quando grazie al loro disegno sono riusciti a fare adottarlo.
“Jude era profondamente legato alla storia del cane, Vic. Ha suscitato in lui molte emozioni: empatia, tristezza e speranza. Ha mostrato preoccupazione per il futuro del cane al punto da chiederci se conoscevamo qualcuno che viveva vicino al rifugio di Vic e che avrebbe potuto adottarlo”, racconta una madre.
La Carruthers e i suoi studenti hanno ora in programma di scegliere un rifugio diverso da sostenere ogni anno. “Le domande dei bambini, i loro commenti e il desiderio di saperne di più sul cane e la loro emozione quando sono stati adottati mi hanno incoraggiato e mi hanno ricordato che i bambini sono incredibilmente compassionevoli e che hanno una chiara comprensione dell’empatia”, ha concluso la promotrice dell’iniziativa.
Consulta la pagina Instagram del progetto: empathy.pawject
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C.D.
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