Ha fatto per 42 il professore di biologia, ma in pensione ha scelto di ottenere la laurea come veterinario per aiutare i randagi
Per ben 42 anni è stato professore nella scuola pubblica in Turchia, poi Fevzi ha deciso di prendere una laurea e diventare veterinario per aiutare cani e gatti randagi della zona. Un gesto di amore incondizionato per gli animali che ha fatto il giro del mondo, soprattutto alla luce dell’impegno che l’uomo ha deciso di sobbarcarsi facendo il volontario presso l’associazione Babbitt Family Foundation.
Tutto è iniziato quando Fevzi ha raggiunto la pensione: era impegnato da una vita nelle associazioni che prestavano soccorso agli animali, ma a causa del suo lavoro ciò che poteva fare era molto limitato. Quando però ha raggiunto l’agognato traguardo, l’uomo ha avuto più tempo libero e ha scelto di impiegarlo nel modo che ha ritenuto più giusto: impegnarsi ancora di più per i quattro zampe.
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Così una fondazione filantropica turca che gli ha riconosciuto i meriti per quello che aveva fatto: gli ha permesso di studiare per essere ancora più presente al fianco degli animali randagi. Ovviamente il tutto a spese della Babbitt Family Foundation, la realtà di cui sopra. Così Fevzi ha potuto studiare e, all’età di 70 anni, diventare veterinario. In questo modo l’anziano ha potuto aiutare direttamente tutti i randagi che ha curato e accolto nelle sue strutture, come spiegato nel video che si trova poco più in basso.
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Quest’uomo, infatti, ha fatto molto per dare una mano ai cuccioli senza casa: ha costruito ben 80 ripari di legno per dare un rifugio a quegli animali durante l’inverno. Proprio per aiutare i randagi ospiti di quelle strutture, il professore percorre ogni due giorni più di 145 chilometri in auto: porta loro acqua e cibo, regalando immagini emozionanti; i quattro zampe, infatti, corrono incontro al suo furgone e festeggiano il loro salvatore ogni volta che lo vedono.
Grazie all’aiuto di altri volontari, Fevzi trasporta fino a 10 tonnellate di cibo ogni mese. Tutto per aiutare dei pelosetti in difficoltà. Da quando è diventato veterinario, il pensionato può poi prendersi cura in maniera completamente autonoma di questi suoi amici speciali: insomma, è diventato un volontario a tutto tondo.
Matteo Simeone
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