Processionaria in Brianza: dove si trova e quali sono i rischi

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By Gabriele

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(Pixabay)

Processionaria, segnalata la presenza in Brianza: ecco dove si trova e quali sono i rischi per uomini e animali, cosa fare quando la avvistiamo.

In Brianza la processionaria fa paura: non appena il clima è cambiato, infatti, si sono moltiplicati gli avvistamenti dell’insetto. Non è un innocuo millepiedi, come magari si potrebbe pensare, ma è un pericolo per gli esseri umani e gli animali. A rischio sono soprattutto bambini e soggetti anziani e con patologie, oltre che i cani per i quali la processionaria può rivelarsi mortale.

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Segnalata la processionaria in Brianza: ecco dove

Questi insetti particolari ma pericolosi sono stati segnalati a Ornago, lungo la pista ciclabile che porta al Santuario, oltre che a Vimercate nel Parco Sottocasa e a Lentate in Viale Italia. La processionaria si può riconoscere perché si muove in maniera particolare, ovvero gli insetti sono uno dietro l’altro, appunto come se si stesse celebrando una processione. Quando crescono si trasformano in falene, invece a causa della loro peluria che rilascia una particolare tossina che provoca lesioni molto gravi, la processionaria è pericolosissima nello stato larvale.

Qualora si avvistassero questi pericolosi insetti, segnalarlo immediatamente all’Asl e al Comune di competenza. Infatti, va ricordato che nel nostro Paese la disinfestazione da processionaria è obbligatoria dal 2008, sia nelle zone pubbliche che in quelle private. Spetta a Corpo forestale o professionisti della disinfestazione occuparsene, nel caso di zone pubbliche con spese a carico della Pubblica Amministrazione. Se si trova invece in zone private, spetta al proprietario del terreno.

Dove si nascondono le processionarie e quali sono i rischi?

Questi bruchi nidificano soprattutto su pini e querce e sono estremamente dannosi anche per le piante che le ospitano. Marzo-aprile sono i due mesi più a rischio, poiché le larve abbandonano i nidi e strisciano da un posto all’altro mangiando aghi e foglie. Il loro obiettivo è cercare un posto dove tessere il bozzolo dal quale nasceranno le falene. Ciò avviene nel mese di maggio quando le larve si interrano e diventano crisalidi, infine completano la trasformazione.

I pericoli sono sia per l’uomo che per gli animali. Nell’essere umano si possono verificare dermatiti con arrossamento, edema, prurito, bolle, congiuntivite in caso di contatto con gli occhi. Quando viene inalata, causa irritazione delle vie respiratorie e, nei casi più gravi, addirittura choc anafilattico. Non occorre il contatto poiché la processionaria disperde nell’aria i propri peli. L’invito è a rivolgersi al proprio medico curante.

Va sicuramente peggio agli animali e in particolar modo ai cani, che se l’addentano hanno immediatamente una intensa salivazione, a cui spesso segue il vomito. A quel punto inizia il processo di necrosi della parte che è venuta a contatto con il bruco, con la conseguente perdita di porzioni di lingua. Seguono debolezza, febbre e rifiuto del cibo, quindi la situazione può risultare infine fatale. L’invito è ad agire tempestivamente, recandosi da un veterinario. Nel primo soccorso, lavare la bocca del cane con acqua e bicarbonato, utilizzando guanti di lattice.

GM

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