Il suo ultimo pensiero prima di morire è andato al suo cane per metterlo in salvo, ecco una storia incredibilmente commovente.
Si vedono e si sentono tante storie che nascono per la strada e che toccano il cuore. Questa è una di quelle storie in cui il protagonista è un uomo molto sfortunato che non ha avuto una vita facile, ma che aveva con sé un cane. Era il suo compagno di viaggio e di vita e l’uomo avrebbe fatto di tutto per lui, così come poi è successo. Si tratta, però, di una vicenda che può dare emozioni diverse, dalla tenerezza e la commozione alla rabbia per il comportamento di alcune persone. Vediamo nel dettaglio la storia di un uomo senza fissa dimora, di come è stato aiutato e poi maltrattato e cosa è successo al suo cane.
L’uomo si chiama Peri, aveva 63 anni e viveva a Londra dopo essersi trasferito nella città inglese dalla Grecia. Aveva trovato un buon lavoro, ma poi le circostanze lo hanno portato in disgrazia.
Dopo aver lavorato per 11 anni come autista si è ritrovato senza lavoro e senza compagna, costretto a vivere in un’auto da solo. Come se la situazione per lui non fosse già abbastanza precaria, l’auto gli è stata sequestrata e lui si è ritrovato a vivere per la strada nella zona ovest di Londra.
Lì, naturalmente, molte persone lo conoscevano e gli volevano bene tanto da aiutarlo come potevano quando potevano. Ad esempio, gli addetti della metro di Cockfosters gli permettevano di avere la Oyster card per spostarsi in città e, in particolare, poter andare all’aeroporto e poter dormire lì al caldo qualche notte.
Il personale dell’aeroporto provvedeva a fornirgli il cibo qualche volta e delle persone molto generose si sono occupati di organizzare una raccolta fondi per lui e per trovargli una sistemazione. Tuttavia, Peri si è ritrovato in una notte molto fredda di Londra ad essere in seria difficoltà, non solo per sé stesso, ma per il suo cane Django.
Stavano morendo entrambi di freddo e Peri ha fatto di tutto per chiedere aiuto per Django. Si è rivolto al canile gestito dalla polizia e ha trovato la poliziotta Bhupinder Kalsi. Quest’ultima, dopo diverse richieste di aiuto di Peri, ha deciso di prendere Django e di lasciare fuori Peri al freddo.
Poche ore dopo Peri è stato trovato senza vita. Lui ha fatto di tutto per salvare il suo cane, gli ha trovato un posto sicuro dove stare e per lui non c’è stato nulla, nemmeno un gesto di cortesia. La poliziotta è stata accusata e la vicenda è finita in tribunale dove tanti conoscenti e amici di Peri sono intervenuti in lacrime e con profonda rabbia.
Alla fine, la sua amica hostess Jenny Perry ha deciso di prendere con sé Django per sempre. Peri le aveva chiesto più volte di prendersi cura del cane e lei aveva provveduto per brevi periodi, ma ora era pronta a farlo costantemente ogni giorno.
Si tratta di una storia molto triste in cui la cattiveria e l’insensibilità delle persone hanno avuto conseguenze mortali. Il cane, grazie all’impegno di Peri, è sopravvissuto e prendersi cura di lui significa onorare la sua memoria.
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