No. Non vorremmo riportare notizie di questo genere. Storie che ancora una volta mostrano il lato più mostruoso di una società che non ha nulla a che vedere con l’umanità. Niente può giustificare un’azione crudele da parte di qualsiasi individuo, figuriamoci da parte di un gruppo di bambini. Gli adulti sono responsabili nell’insegnare ai propri figli i valori di una collettività e laddove non arrivano a farlo, è la stessa comunità che deve prendere atto di una mancanza e intraprendere pertanto delle politiche e delle strategie per garantire una crescita e uno sviluppo sano ed equilibrato. L’assenza di empatia nei riguardi della vita è uno degli elementi che oggi fa più paura. Troppo individualismo e protagonismo: un ambiente nel quale, i giovani perdono i parametri e il senso di cosa sia giusto o sbagliato.
Ancora una volta, esseri indifesi e innocenti sono stati vittime di ragazzi inconsapevolmente vittime a loro volta di un sistema superficiale e privo di umanità. In Calabria, si è registrato l’ennesima crudeltà nei riguardi di una randagia e dei suoi cuccioli. Secondo le indiscrezioni, trapelate dai media, si tratta di una setterina, salvata in extremis da una situazione surreale per l’orrore e la dinamica dei fatti: una donna la stava prendendo a bastonate per cacciarla, mentre lei abbaiava contro un gruppo di ragazzini che stava cercando di uccidere i suoi cuccioli, di circa un mese a sassate. Per fortuna, tutta la famiglia è stata tratta in salvo e gli stessi volontari riferiscono che i sei cuccioli “sono salvi”.
Una terra che viene definita “senza speranza”, segnata da diversi casi di cronaca, di fatti agghiaccianti di cui sono vittime gli animali, tra i quali il caso eclatante di Angelo, il cane ucciso a bastonate a Sangineto. Un’emergenza quotidiana alla quale devono far fronte ogni giorno i volontari e tutti coloro che ogni giorno si battano per tutelare gli animali.
Adesso, la piccola famiglia cerca una casa. Per qualsiasi informazioni è possibile rivolgersi ad Elisa 3349808434 elisaseizampe@gmail.com