E’ andata a fuoco l’automobile, una Mercedes 220 di proprietà di un veterinario dell’ASL di Nuoro. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che verso la mezzanotte hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area evitando che altre auto parcheggiate vicino prendessero fuoco.
Al momento sono in corso degli accertamenti da parte delle autorità locali che in base agli elementi riscontrati sul luogo del rogo, devono risalire alle cause. Stando a quanto riferiscono i quotidiani online locali, non è dato sapere se si sia trattato di un incidente per un corto circuito oppure se il rogo sia stato provocato per motivi ignoti.
Tuttavia, è facile pensare, considerando il ruolo pubblico del veterinario che si possa trattare anche di una vendetta. Magari, un allevatore locale potrebbe aver preso di mira il veterinario della Asl, vendicandosi in quel modo, in pieno stile di ritorsione “mafiosa”. Casi registrati in diverse occasioni. Può capitare che un veterinario si rifiuti di concedere dei permessi agli allevatori e che di conseguenza reagiscono. Purtroppo, in alcuni territori, l’onestà da parte dei funzionari pubblici, nello specifico dei veterinari che vegliano sulla tutela degli animali, non viene apprezzata. Il sistema si fonda sul corrompere determinati funzionari per ottenere dei permessi che consentono di proseguire l’attività anche con violazioni delle norme vigenti in materia di benessere dell’animale. Si tratta di un sistema piuttosto diffuso lungo la penisola e che in alcune zone è molto più presente, soprattutto nelle aree in cui vi sono gli allevamenti. Come emerso in molti casi, il benessere dell’animale dovrebbe essere al primo posto. Ma non è sempre così e a pagarne le conseguenze sono sempre gli esseri più innocenti che vengono maltrattati o allevati in pessime condizioni.
C.D.