Una storia alquanto bizzarra quella di un uomo cinese, residente nella regione dello Yunnan, il quale nel 2013 comprò due cuccioli da un contadino del Vietnam, in una piantagione di banane al confine tra il Vietnam e la Cina, pensando che fossero cuccioli di cane.
Dopo un po’ di tempo, il signore Wang Kayui si accorge che i due cuccioli avevano una fame incontenibile, spingendosi fino ad uccidere le sue galline.
A questo punto Wang, dopo due anni, si rende conto che le sue due adorabili creature in realtà erano due orsi asiatici e leggendo una nota del governo scopre che appartenevano ad una categoria protetta. Wang non si perde d’animo e decide di contattare un centro di accoglienza per animali selvatici che ha constatato lo stato di buona salute dei due orsi, prendendoli in affidamento, dopo che il signore Wang e la sua famiglia per il bene dei suoi cuccioli hanno consentito a consegnarli alle autorità.
I due cuccioli, un maschio ed una femmina sono stati trasferiti nel centro lo scorso 30 giugno e la bizzarra notizia è rimbalzata sui media di tutto il mondo.
Stando a quanto viene indicato l’orso asiatico risulta essere in Cina una specie vulnerabile, colpita dal fenomeno della deforestazione e dal commercio illegale di alcune parti del suo corpo. Si tratta della stessa specie impiegata dalle aziende di produzione di bile che tengono in condizione disumane molti esemplari di orso asiatico, rinchiusi in delle gabbie strettissime. Recentemente, l’associazione Animal Asia è riuscita a riscattare ben 30 orsi da bile, di cui 13 sono stati messi in salvo, e al contempo ha contribuito alla chiusura di sei fattorie da bile in Vietnam.
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