Ha passato i suoi primi tre anni di vita rinchiuso in una gabbia di legno, talmente piccola da rendere difficile qualsiasi movimento.
I suoi primi tre anni sono stati qualcosa di inverosimile, una gabbia usurata e morsa nel tentativo di scappare da quella prigione creata appositamente per lui.
In seguito ad una segnalazione le guardie zoofile di prato hanno setacciato tutta la zona in cerca della gabbia fatiscente contenente Cliff, giovane volpino italiano di circa 3 anni.
Quando finalmente sono riusciti a trovarlo la situazione era veramente critica, le condizioni della gabbia erano disastrose, in oltre il cane era sprovvisto d’acqua.
Lasciato abbandonato a se stesso e visitato solo probabilmente per portargli da mangiare.
La gabbia era nascosta all’interno di una piccola corte nella città di Prato, abitata solo da cittadini di nazionalità cinese.
Il cane appena sentite le guardie zoofile ha iniziato ad abbaiare e grattare quelle sbarre nella speranza di venir finalmente salvato dalla sua “prigione personale”.
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I “proprietari” del cane (anche se sarebbe meglio chiamarli carcerieri) sono stati denunciati e è stato disposto il sequestro per Cliff.
Il sequestro è stato effettuato dalle guardie zoofile dell’ OIPA, in collaborazione con la polizia di stato che era intervenuta per sedare le lamentele dei proprietari.
Nonostante il palese astio del cane verso i suoi padroni, che appena liberato si è avventato verso di loro mordendoli, i proprietari hanno protestato energicamente.
Simonetta Valentini coordinatrice provinciale delle guardie zoofile dell’OIPA di Prato ha dichiarato:
“Cani rinchiusi in gabbie minuscole da cui non escono mai, lasciati nell’incuria totale e privi di ciotole dell’acqua”
“Ci troviamo da tempo ad intervenire sul territorio di Prato per prevenire i reati a danno degli animali da parte della comunità cinese “.
“forse per ragioni culturali, detengono i cani in condizioni incompatibili con il loro benessere”
” Proprio per questa ragione ci impegniamo anche in un lavoro di sensibilizzazione, attraverso la diffusione di un volantino bilingue che contiene non solo consigli per una corretta e rispettosa convivenza con gli animali”.
“ma anche che la violazione della normativa comporta sanzioni amministrative e anche denunce penali”.
L.L.
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