Nelle scorse settimane, aveva sollevato un’ondata di indignazione quanto accaduto in Thailandia, con una tigre maltrattata per costringerla ai selfie. Ma adesso il “rapporto” tra tigri e persone torna a far discutere e coinvolge due noti personaggi. Gli scatti di Karim Benzema e Matt Pokora in posa con tigri a Dubai, pubblicati sui social network a pochi giorni di distanza, hanno sollevato un nuovo polverone. Perché dietro queste scene apparentemente innocue è spesso nascosta una sordida realtà per questi animali. La denuncia è del portale 30millionsdamis.fr.
Nello scatto che immortala Pokora, il cantante sta dando da bere latte a un cucciolo di tigre. L’altra foto mostra il calciatore Karim Benzema circondato dai suoi bambini che posavano con una tigre. Entrambi gli scatti sono finiti su Instagram. Gli utenti di Internet sono allarmati – a volte in maniera molto polemica – dal destino di questi animali dietro le quinte.
Difficile capire il contesto nel quale sono stati fatti i due scatti. Nell’entourage di Matt Pokora, contattato telefonicamente, insistono sul “lato carino” della foto e sul desiderio dell’artista di “non rispondere a un’altra controversia”. Ma sembra che sia la sua foto, che quella del calciatore del Real Madrid siano state scattate in zoo privati di Dubai, da tempo al centro delle polemiche. Si ritiene che gli Emirati Arabi sfruttino le foto di questi cuccioli per attirare turismo. In precedenza, anche il pugile Tony Yoka era finito in una polemica simile.
A partire dal 2017, l’emirato del Golfo Persico ha vietato il possesso di “tutte le specie di animali selvatici e domestici, ma pericolosi” sotto pena di una multa fino a 130mila euro. Questo per contrastare un fenomeno in crescita: possedere una bestia selvaggia, un simbolo di potere e ricchezza. Tuttavia, zoo, parchi naturali, circhi e centri di allevamento e ricerca non sono interessati da questa legge.
In molti, per questo motivo, provano ad aprire uno zoo privato. “Siamo preoccupati da molti anni di questa moda nei paesi del Golfo in cui i figli di miliardari chiedono e ottengono cuccioli di animali selvatici”, ha detto Reha Hutin, presidente della Fondazione 30 Millions d’Amis. Non appena questi piccoli crescono, vengono venduti a circhi o zoo dove conducono una vita di atroci sofferenze, accusano gli animalisti. Per tale ragione, in Giordania è stato aperto un rifugio che accoglie e protegge gli animali selvatici.
Le associazioni locali per il benessere degli animali dimostrano l’amaro fallimento della legge degli Emirati. “Questa legge è una legge vuota”, dice il presidente di un’organizzazione che desidera rimanere anonimo per paura di rappresaglie. E aggiunge: “È stata fatta solo per ripristinare l’immagine del paese. Ma in realtà, nessuno è stato punito per aver posseduto un animale selvatico a casa”.
Un’altra associazione denuncia: “Ci sono ancora un gran numero di luoghi che utilizzano animali selvatici. Alcuni sono pubblici, ma la maggior parte sono privati e hanno bisogno di pubblicità. Instagram è, in questo senso, il migliore amico di queste persone”. Ciò che Matt Pokora, Karim Benzema e gli altri sicuramente non sanno è che, una volta cresciuti, questi tigrotti o cuccioli di leone sono meno utili per i giardini zoologici dei loro ricchi proprietari; la loro vita diventa un incubo e sorge la questione del loro divenire, una volta adulti. Ciò è confermato dal medico veterinario Amir Khalil, dell’associazione austriaca Vier Pfoten: “In questi paesi, per i bambini gli animali selvatici sono considerati come giocattoli”.
GM
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