Il cane è anziano e cieco, lo porta con un carrellino. Multata perché senza guinzaglio
Una vicenda che sembra essere uno scherzo tanto, quanto accaduto, ha dell’inverosimile. Il caso dimostra ancora una volta quanta indifferenza vi sia nei riguardi degli animali, delle loro necessità. Oltre all’indifferenza, vi è anche poco conoscenza degli animali e di conseguenza, discriminazioni di vario tipo.
A Spinea, un’anziana donna, Virginia Tosi, 86 anni, è solita portare a spasso il suo cane con il carrettino della spesa.
La cagnolina, una pechinese di 14 anni, oltre ad essere anziana è cieca, sorda e parzialmente inferma. La piccola pechinese in quelle condizioni non riesce a camminare per molto. Per questo, la padrona la porta con il suo carrettino ogni mattina a spasso per la cittadina e al parco senza guinzaglio.
Nonostante questo, due agenti della polizia municipale, hanno fermato la donna, multandola di 100 euro perché il cane era privo di guinzaglio.
“A pochi metri da casa, in via Pascoli, mi sono venuti incontro due agenti della polizia locale dicendomi che, dato che Diana non aveva il guinzaglio, obbligatorio in caso di uscita per strada, ero passibile di multa”.
E’ quanto ha dichiarato l’anziana proprietaria del cane, sottolineando di aver cercato di spiegare agli agenti il motivo e le condizioni della sua piccola Diana.
Marito e moglie indignati per l’accaduto hanno deciso di far valere le loro ragioni. La coppia di pensionati hanno infatti scritto al Sindaco Checchin e alle forze dell’ordine, “per far capire che hanno fatto una vera esagerazione”.
“Abbiamo 60 giorni per pagare, e intendiamo far valere le nostre ragioni fino all’ultimo momento”.
La signora è determinata ad andare fino in fondo alla vicenda e non attende una risposta da parte della autorità interpellate. Nel frattempo, afferma la pensionata, “prenderemo un piccolo guinzaglio fatto anche quello in casa e del tutto simbolico”.
In nessun caso, la donna intende rinunciare alle sue passeggiate con Diana e continuerà come sempre a portarla al parco come ogni mattina.
Casi che lasciano trapelare l’intolleranza nei riguardi degli animali, ma soprattutto l’inadeguatezza di alcune norme. Da una parte c’è chi maltratta e uccide un animale e resta a piede libero, dall’altra, c’è chi si sacrifica per il bene del proprio cane malato e viene multato. Un’incoerenza che lascia sicuramente perplessi e offre spunti per una riflessione.
C.D.
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