Il popolo che in Egitto alleva coccodrilli come animale domestico
Una popolazione di nubiani, una minoranza etnica in Egitto, che non lontano da Assuan, nel Sud dell’Egitto, nel villaggio di Gharb Sohail, sulle sponde del Nilo ha imparato a convivere con i coccodrilli del fiume.
La piccola minoranza porta avanti una tradizione millenaria che ha attirato turisti da tutto il mondo. I cittadini infatti sono soliti allevare i coccodrilli del Nilo come animali domestici.
Occupano un posto speciale nella cultura locale in quanto si tratta di un predatore pericoloso e molto temuto da millenni.
Eppure, i locali hanno imparato a convivere con la presenza di questo predatore, trovando il modo di interagire, arrivando addirittura ad allevarlo come animale domestico.
“Proprio come ci sono persone che amano i gatti e così via, alleviamo coccodrilli”, afferma Ayman Rabie, un abitante del villaggio, spiegando che “i coccodrilli sono la nostra cultura, una cosa nubiana. Come si suol dire, è un simbolo per i nubiani”.
Coccodrilli prelevati da cuccioli
La caccia al coccodrillo è vietata in Egitto, così come la vendita della pelle di coccodrillo o degli animali stessi. La popolazione nubiana si muove in un’area che al momento non è stata ancora chiarita. Secondo quanto viene spiegato, gli allevatori attendono la schiusa delle uova e intercettano i cuccioli prima che raggiungano le acque del Nilo.
“La persona che prende i cuccioli si copre il viso, quindi la madre non lo vede. Se lo vede, lo riconoscerà e lo inseguirà, anche un anno dopo. Il coccodrillo è molto intelligente”, sottolinea Rabie.
Il rapporto che i residenti creano con il coccodrillo è molto forte. Lo considerano come un figlio, giocano con lui e si preoccupano dell’animale quando sta male.
Nel cortile interno delle abitazioni sono state create delle aree in un recinto dove far crescere il coccodrillo. Uno stile di vita diventato una vera e propria attrazione per i turisti.
Non a caso, sono stati criticati per aver sfruttato i coccodrilli per il turismo e i selfie.
“Qui, i turisti vengono a bere il tè, comprare snack, acquistare souvenir fatti a mano e, naturalmente, vedere un coccodrillo”, raccontano i residenti.
Tuttavia, emerge un rispetto per questi animali. Infatti, quando i coccodrilli diventano adulti, vengono restituiti/rilasciati al fiume. Se l’esemplare muore prima, i residenti preservano l’animale, imbalsamandolo e collocandolo nelle case o nel villaggio.
Coccodrilli del Nilo
I coccodrilli sono comuni nel lago Nasser, formato dalla massiccia diga di Assuan, costruita nel 1971. Purtroppo, a causa del bracconaggio, la popolazione del coccodrillo del Nilo si è molto ridotta, arrivando a meno di 3mila esemplari secondo le stime del Ministero dell’ambiente egiziano.
Mais aujourd’hui, leurs terres ancestrales sont en grande partie submergées par les eaux du lac Nasser, issu de la construction du Haut barrage d’Assouan (sud), inauguré en 1971.
Anticamente, anche la cultura egiziana adorava i coccodrilli che hanno elevato a rango di divinità con Sobek, dio rettile che proteggeva gli umani dalle piene e da altri pericoli del fiume. Il tempio dedicato a questa divinità è situato a Kom Ombo, a 40 km a nord d’Assouan.
I nubiani proteggono i rettili. Anche se sono a conoscenza di quanto può valere la loro pelle non hanno mai commerciato né voluto contribuire a questo commercio.
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C.D.