Secondo alcuni recenti studi sembra che negli ultimi 50 anni il 70% della popolazione del regno animale sia scomparsa, a rivelarlo è stato un rapporto del WWF.
L’essere umano sta distruggendo il mondo e questo è un dato di fatto, ma la velocità con cui ogni essere vivente sta distruggendo tutto l’ambiente è allarmante.
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Popolazione del regno animale diminuisce del 70 %
Il numero impressionante della diminuzione di esemplari del regno animale sulla terra è un campanello d’allarme che dovrebbe far comprendere a tutti che è assolutamente arrivato il momento di cambiare radicalmente.
A quanto emerge da un rapporto pubblicato alcuni giorni fa infatti sono state monitorate più di 21.000 popolazioni tra pesci, uccelli, anfibi, rettili e mammiferi, e sembra che tra il 1970 e il 2016 la popolazione di questi esemplari sia vorticosamente diminuita.
Lo studio effettuato dal Living Planet Report 2020 del World Wildlife Fund ha evidenziato come le specie nei Caraibi nell’America Latina e in tutti gli habitat globali dove è presente acqua dolce, siano stati colpiti da questa drammatica diminuzione di esemplari.
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Il rapporto del WWF
Il World Wildlife Fund (WWF) ogni due anni pubblica un rapporto sulla diminuzione delle specie e degli esemplari, rivelando che dal 1970 a causa della distruzione o del danneggiamento di molti ecosistemi le specie che popolavano le zone sono calate, il che “segnala una relazione fondamentalmente interrotta tra gli esseri umani e il mondo naturale, le cui conseguenze possono essere catastrofiche”.
Dal rapporti biennale ancora una volta vengono messe in risalto le disastrose responsabilità dell’essere umano che con il commercio globale, la crescita del consumo, dell’urbanizzazione e della popolazione hanno fatto si che si verificasse un declino delle risorse.
Negli ultimi 50 anni la devastazione dell’uomo ha fatto si che il pianeta non fosse più in grado di reagire. Quello che ogni essere umano dovrebbe rammentare è che la biodiversità che stiamo distruggendo è fondamentale per sostenere la vita umana sul pianeta.
Nell’ultimo rapporto stilato è stato evidenziato infatti come il cambiamento dell’uso della terra tramite distruzione degli habitat per la realizzazione di capi agricoli , fattorie e altro, abbia influito negativamente sulla biodiversità.
A causa della deforestazione dei gas rilasciati nell’aria e a causa di altri moltissimi fattori infatti, negli ultimi 50 anni il 70% della biodiversità terreste e il 50 % della biodiversità acquatica a causa delle condizioni imposte, non sono stati in grado di sopravvivere nei nuovi habitat imposti dall’essere umano.
L.L.