I pescatori di un peschereccio di Terracina, hanno salvato uno squalo rimasto impigliato nella rete da pesca
Ci sono appellativi di alcuni animali, che appena vengono anche solo nominati, nelle persone si accende un campanello di allarme.
Paura, timore, incertezza queste le emozioni che si provano. Non sappiamo se per le storie che raccontano su di loro, se per la loro stazza o per quello che sarebbero in grado di farci, sappiamo solo che sarebbe meglio stargli alla larga.
Uno di questi animali, tra i più temuti, è lo squalo. Al vertice della catena alimentare, ha un solo predatore l’uomo, e in tutto il mondo ci sono più di 465 specie. Ad esempio solo nel Mar Mediterraneo ci sono 86 esemplari.
C’è da sapere però, che su più di 465 specie note ad oggi, sono solamente 5 quelle potenzialmente pericolose per l’uomo, e se vediamo la cosa in percentuale, verrebbe fuori davvero un esiguo numero.
Capita a volte, di imbattersi in questi animali e non sapere come comportarsi, cosa fortunatamente non successa ai pescatori di Terracina, che sono riusciti ad agire tempestivamente.
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Lo squalo viene salvato dai pescatori
Un avvenimento che certo non capita tutti i giorni, quello che vede coinvolti un gruppo di pescatori ed uno squalo, precisamente un esemplare di capopiatto, noto anche come squalo vacca, in teoria non una specie aggressiva, nonostante le sue dimensioni possano raggiungere, e in alcuni casi superare, i quattro metri di lunghezza.
I pescatori, nelle acque di Ponza, si sono resi conto dell’enorme peso nella rete da pesca. Una volta visto lo squalo, che fortunatamente era ancora vivo, incastrato nella rete, hanno prontamente cercato di liberarlo.
Dopo essersi presi un momento per ammirarlo, e immortalare il momento con qualche foto, lo hanno rimesso in acqua e l’animale è così tornato libero nel mare. Impresa non del tutto semplice, data anche la sua mole, precisamente 300 chilogrammi di peso per circa tre metri di lunghezza.
Probabilmente, come spiegano i biologi marini, lo squalo è arrivato fino alle acque di Ponza e così vicino all’uomo, a causa della pesca, che ha tolto molto cibo a questi animali.
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F.D.M