Un caso shoccante che sta rimbalzando sulle pagine di cronaca dei media americani. Un agente della polizia della città di NewYork ha sparato uccidendo un cane che voleva solo fargli le feste.
La vicenda è accaduta a metà febbraio scorso e solo in questi giorni sta circolando il video di sorveglianza che inchioderebbe l’agente.
Secondo quanto si apprende il poliziotto si era recato presso un’abitazione nel Bronx, per fare degli accertamenti presso una famiglia che in precedenza aveva denunciato un incidente domestico. Quando il poliziotto ha bussato alla porta e dall’abitazione è uscito fuori un cane di nome Spike, l’agente intimorito ha indietreggiato, estraendo la pistola e senza pensarci un attimo ha sparato un colpo al cane.
La proprietaria dell’animale Yvonne Rosado ha raccontato ai media che il cane stava scodinzolando all’agente e che quando ha visto puntare l’arma ha iniziato ad urlare che era buono. La testimonianza della donna sembra combaciare con il filmato del circuito chiuso del palazzo, diffuso in esclusiva dal quotidiano locale New York Daily News nel quale si vede chiaramente che l’animale è uscito dalla porta di casa andando incontro scodinzolando all’agente sul pianerottolo e senza accennare a nessun comportamento aggressivo.
La proprietaria disperata racconta che poco prima che l’agente suonasse il campanello di casa, sua figlia stava ballando con Spike nel salone. Tanta rabbia e amarezza: “Era buono con tutti, scodinzolava quando lo portavo fuori e voleva conoscere tutte le persone”.
“L’agente ha reagito male. Stavo urlando è amichevole, è amichevole, ma lui non lo è stato con il mio cane”, aggiunge con amarezza la donna che ha deciso di denunciare l’agente.
Il portavoce della polizia ha reso noto che sta le autorità hanno aperto un’indagine sul caso, spiegando che i poliziotti possono sparare agli animali “solo per difendere se stessi o altre persone minacciate di lesioni fisiche o di morte”, affermando che “devono ricorrere all’arma solo come ultima risorsa per fermare un attacco degli animali”.
Dopo l’incidente, l’agente è stato ricoverato per acufene. Alla scena ha assistito la figlia di sedici anni di Yvonne che ha aperto la porta di casa e che adesso dovrà intraprendere una terapia psichiatrica perché shoccata dall’aver visto uccidere il suo cane davanti alla porta di casa: “Che cosa sarebbe successo se non avesse sparato al cane e che per sbaglio avrebbe colpito mia figlia?”, si è chiesta la donna.
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