La squadra di Polizia trova un cucciolo dopo essere stato picchiato con un manico di scopa: svenuto il piccolo giaceva in strada.
Un cucciolo di cane giaceva in strada esanime, lo scorso 19 gennaio, dopo essere stato ripetutamente colpito da un uomo. Il responsabile della crudele azione è stato infine identificato dalla Polizia. Gli agenti hanno inoltre scoperto, assieme al piccolo animale vittima di violenza inaudita, l’arma utilizzata dall’individuo per picchiare il cucciolo. Si trattava di un manico di scopa in legno. L’oggetto è stato facilmente identificabile dal momento che era ricoperto di tracce di sangue al momento del suo rinvenimento e si trovava a pochi passi dal cagnolino.
La polizia lo trova svenuto in strada: picchiato con un manico di scopa – FOTO
Dopo aver ridotto l’animale in fin di vita, giovedì sera, l’autore dello spregevole gesto è stato identificato dalle autorità. L’uomo, di venticinque anni, è stato rintracciato e arrestato poco dopo in quanto proprietario del cucciolo stesso. La violenza ai danni del piccolo – come riportano i canali d’informazione locale – ha avuto luogo nel comune di Araraquara, in Brasile.
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Gli agenti di Polizia del posto hanno immediatamente contattato una squadra della “Coordinatory Animal Welfare” affinché potesse prendersi cura del cucciolo gravemente ferito in strada e trasportarlo in luogo più sicuro dove potesse essere sottoposto alle necessarie medicazioni.
Il piccolo è stato così visitato dai veterinari della struttura. L’équipe avrebbe fatto tutto il possibile affinché il pelosetto potesse continuare a vivere e inserirsi in un percorso di recupero.
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In conclusione, stando ad alcune testimonianze raccolte dagli agenti di Polizia pare che questa non fosse la prima volta che il venticinquenne attuasse un comportamento di tal genere nei confronti del suo animale da compagnia.
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Gli abusi infatti – secondo le fonti dirette entrate in contatto con l’uomo negli ultimi mesi, tra cui alcuni suoi vicini di casa – sarebbero stati costanti nel tempo e sempre più deleteri, fino all’ultimo episodio miracolosamente intercettato dalla Polizia. Ora l’uomo, confermato dalle autorità come artefice del brutale gesto, è stato recluso nella limitrofa struttura di detenzione di Santa Ernestina.