Il cane Tyson è in pericolo, il Pitbull salvato dai terribili canali lager.
Sono state raccolte oltre 7000 firme in pochissime settimane per la petizione promossa dalla fondazione CAVE CANEM contro i canili lager. L’idea è quella di dare una nuova possibilità a molti cani, recuperarli e favorire un percorso che punti all’adozione.
Una storia comune a molti cani che si sono trovati in difficoltà proprio come Tyson un Pitbull di tre anni entrato nel canile sanitario da circa un anno. Il cane purtroppo aveva aggredito varie volte volontari e operai presenti nella struttura, infatti l’Asl aveva attivato una particolare procedura che ha fatto scattare la valutazione per il recupero o in alternativa la soppressione dell’animale.
La storia di Tyson il Pitbull con un carattere particolare davanti a un bivio
Tyson è un Pitbull che vive nel canile sanitario da circa un anno, dato il carattere aggressivo del cane le Asl avevano messo l’animale di fronte a un bivio, o sarebbe entrato in un percorso di recupero o in alternativa sarebbe stato soppresso. Per molti mesi il cane è rimasto chiuso nel suo box, la mancanza di libertà e lo spazio ristretto hanno peggiorato la situazione.
Potrebbe interessarti anche >>> Il cane crede di essere un gatto: il dolce pitbull è virale – VIDEO
Tyson ha reagito in vari modi, prima con la rabbia scagliandosi contro le grate del box e ferendosi al volto, in seguito ha iniziato a rifiutare il cibo e si è lasciato andare sempre di più. Successivamente la lega nazionale del cane nella sezione di Trani si è presa a carico del percorso di recupero di Tyson così il Pitbull ha iniziato un percorso volto a migliorare il suo comportamento.
Potrebbe interessarti anche >>> Pitbull legato e ricoperto di escrementi salvato dalla polizia di Roma (FOTO)
Ad inizio ottobre è stato trasferito al canile rifugio Valle grande di Roma e ad oggi è seguito da un educatore cinofilo a lui dedicato. Le sue giornate trascorrono tranquille, esce a passeggio con il suo educatore e fino ad ora non è mai stato aggressivo. Il percorso prevede che venga sottoposto a visite specialistiche di routine in quanto potrebbe avere dei problemi di udito o di ipovedenza. La speranza è che un giorno possa avere una vita normale e serena con qualcuno che sia in grado di gestirlo e che si voglia prendere cura di lui, non è un animale cattivo. Nel frattempo la vice presidente della fondazione CAVE CANEM ha scritto al presidente di Anci e ha offerto l’aiuto dei propri professionisti per accudire e recuperare Psico fisicamente gli animali abbandonati in difficoltà.