Un cane Pitbull è stato trovato legato a una catena, corta, all’interno di una casa disabitata, con l’immobile intestato a una persona deceduta. L’animale era tenuto in cattività e, quasi sicuramente, sarebbe finito in qualche campo di combattimento.
L’impegno collettivo e il senso civico devono essere dei valori in cui una società, sana, si rispecchia ogni giorno. Dove non può intervenire, sempre, l’autorità competente, il cittadino, singolo o anche in coppia, può fare la sua parte. Soprattutto quando si tratta dei nostri amici a quattro zampe, che il più delle volte vengono tenuti in situazioni davvero critiche. Com’è successo a un cane Pitbull, che in un comune della provincia di Ragusa è stato trovato legato a una catena, a tiro corto, all’interno di una casa disabitata. L’immobile era intestato a una persona deceduta ormai da tempo, il cane, invece, lo volevano incattivire per poi usarlo nei famosi campi di combattimenti.
Segnalare è un dovere, più che un diritto. Un dovere verso quegli esseri viventi che si trovano in situazioni di svantaggio e che, da quest’ultime, non possono liberarsi. Segnalare serve anche ad aiutare in tempo e far sì che qualcuno, di competente, intervenga sul posto prima che sia troppo tardi.
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È andata così anche per un cane legato a una catena in provincia di Ragusa, esattamente nel comune di Comiso. Per l’esattezza si tratta di un Pitbull, il quale era immerso nei suoi escrementi, in un tanfo terribile. Il tutto accaduto all’interno di una casa disabitata. L’immobile era intestato a una persona ormai deceduta da tempo.
Il cane, tenuto in quelle condizioni, era stato lasciato appositamente nella casa per far sì che si incattivisse, per poi “sganciarlo” nei famosi campi di combattimento per cani. Ancora una volta oggetto nelle mani di alcuni criminali, perché non si possono definire in altro modo.
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L’intervento dei volontari di OIPA della sezione di Ragusa è arrivato appena in tempo. Il Pitbull è stato slegato e, con cura, portato in un centro veterinario che lo ha preso con sé per tenerlo sotto stretta osservazione. Una volta che avrà ripreso le sue funzioni, con tanto di vaccinazioni, potrà essere adottato da una famiglia responsabile.
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