Ieri in provincia di Torino, precisamente in località San Germano, le guardie volontarie della Lega Nazionale per la Difesa del Cane hanno recuperato un Pitbull legato ad un albero nel bel mezzo di un bosco. In particolare sono stati gli attivisti della LNDC di Bibiana ad effettuare la scoperta ed il successivo salvataggio, con il cane che era tenuto prigioniero attraverso una catena cortissima, al punto tale da non permettergli di sdraiarsi o di compiere i più elementari movimenti. La zona del ritrovamento è abbastanza distante dal centro abitato nonché da qualsiasi strada di passaggio, ed il Pitbull è stato notato da un cercatore di funghi che casualmente si era trovato a transitare da quelle parti.
Proprio da questo individuo è partito l’allarme che ha permesso in seguito alla LNDC di accorrere in soccorso del malcapitato Pitbull per prestargli subito le prime cure del caso. Ovviamente il quattro zampe stava cominciando anche a soffrire i primi sintomi della fame, prova che comunque è stato condotto lì di recente, probabilmente ad inizio settimana. Per evitare queste spiacevoli situazioni, ricorda la LNDC, bisognerebbe rendere obbligatorio l’inserimento dei microchip di riconoscimento di cani e padroni in ogni esemplare e procedere a controlli periodici. E non se la passano meglio i suoi simili a Montreal, dove sta accadendo l’impossibile…
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