Un fatto veramente irreale accaduto a Napoli dove l’Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato di Napoli è intervenuto in un quartiere di Napoli dove alcuni residenti avevano creato dei box per dei cani nelle aiuole pubbliche.
Al blitz hanno preso parte anche i veterinari e il personale della Asl e sono stati accertati ben quattro recinti dove vi erano cinque cani, tutti di razza. Anche se gli esemplari erano in buona salute, i recinti oltre ad essere abusivi, non erano idonei e sicuri, quanto facilmente scavalcabile.
In totale sono stati sequestrati due pitbull, un Rottweiler, un American staffordshire Terrier che avevano il microchip, mentre un solo esemplare il Bull terrier ne era privo per cui è stato impossibile risalire al proprietario.
Tre persone sono state accusate di reati di maltrattamento di animali e invasione di terreni o edifici. Una situazione difficile da gestire, in aree dove regnano organizzazioni malavitose e il principio di omertà. I cani in questo contesto come questi esemplari, tutti riconducibili a razze pericolose, spesso vengono impiegati nei combattimenti, per il giro sommerso delle scommesse illegali o nella difesa o per ritorsione. Non a caso, come a Palermo, capita di frequente che siano rinvenuti pitbull sanguinolenti per le strade della capitale partenopea. Fatti raccapriccianti di cui sono sempre vittime i più indifesi.
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