La storia di Pistacchio e il dilemma sugli aborti canini

La storia di Pistacchio e il dilemma sugli aborti canini

Pistacchio

 

La storia di Pistacchio vi commuoverà di certo. Ma soprattutto vi commuoverà ciò che ha scritto Martina, una veterinaria che ha avuto a che fare con una situazione difficile e ha posto un problema etico interessante. Ha lottato per salvare questo cagnolino chiamato Pistacchio da una morte inevitabile, colpito da una brutta malattia, e nel frattempo c’era una signora che voleva trovare il modo per far abortire il suo cane (di razza) senza però togliergli la possibilità di partorire ancora. La posizione di Martina è chiara, ecco la sua lettera aperta. A voi la possibilità di farvi una vostra opinione sulla vicenda: “Ieri, mentre ero in una stanza dello studio veterinario lottando per salvare la vita di un cucciolo, ascoltavo la conversazione di una signora che si chiedeva come poter far abortire il proprio rottweiler (per non so quale complicazione), senza però togliere l’utero perché avrebbe voluto farle fare altre cucciolate.
Mentre io osservavo quegli occhietti sofferenti guardando ogni goccia di flebo scendere, c’era gente che pensava a come far nascere altri cuccioli…
Pistacchio se n’è andato questa mattina così, divorato da una malattia fulminante, tra le mie lacrime e quelle della sua mamma che lo aspettava da più di un mese, felice di accoglierlo e amarlo per tutta la vita. Pistacchio ha preferito prendere il suo zainetto pronto e andare in un posto più bello…dove non c’è odio e sofferenza ma solo amore e felicità.
Ogni giorno si spengono così, nel silenzio assoluto, milioni di anime innocenti…e voi continuate pure a comprare cuccioli di razza e a farne nascere altri. Non sono incazzata, ma solo profondamente delusa…per quanto possiamo impegnarci al massimo, consumare ogni briciola della nostra energia…non salveremo il mondo, mai. Adottate, vi prego..non comprate”.

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