Pirat: il cane antidroga ora è volontario pet therapy per bambini malati di cancro

Pirat: il cane antidroga ora è volontario pet therapy per bambini malati di cancro

Pirat, il Fido con una lunga carriera da cane antidroga, va in pensione e si reinventa cane da pet therapy a sostegno dei bambini malati di cancro

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Pirat, il cane antidroga (Foto Facebook)

Pirat, un pastore tedesco, è un cane antidroga e antiesplosivo, il suo contributo nel Nucelo Cinofili di Sarno è stato determinante in diverse azioni. La sua lunga e onorata carriera, durata otto anni, si è conclusa l’altro ieri, giovedì 2 luglio.

Solo l’anno scorso Pirat ha individuato, grazie al suo straordinario fiuto, un carico di 55 chili di amnesia. La droga era stata occultata in balle di contenimento dei fiori, che venivano trasportate mediante un furgoncino da un commerciante, a Pompei.

Il comandante del Nucleo cinofili di Sarno, Cesare Ruggiero, chiarisce che in realtà “otto anni non sono tanti per un cane carabiniere“, ma nel caso di cani come Pirat “sono tantissimi perché questi militari a quattro zampe lavorano senza sosta.”

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Pirat, il cane antidroga, va in pensione

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Pirat, il cane antidroga (Foto Instagram)

Il pastore tedesco proprio l’altro ieri ha concluso la sua carriera da cane antidroga ed è andato in pensione. Il Fido ha riconsegnato il tesserino ma potrà tenere il collare dell’Arma. Il portentoso cucciolo ora è stato adottato dal suo conduttore, il carabiniere Francesco Polisi.

Ma la sua attitudine nell’aiutare gli altri e il suo carattere forte ma allo stesso tempo dolce gli hanno fatto guadagnare un nuovo ruolo: Pirat ha smesso di essere un cane antidroga per diventare un volontario per pet therapy, a favore dei bambini malati di cancro.

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L’affidabile pastore tedesco è passato da un ruolo delicato ad un altro. Ora il cucciolo farà parte di una nuova squadra, stavolta improntata a regalare sorrisi e supporto a bambini affetti da cancro.

I carabinieri e i quattro zampe, attualmente, sono impegnati nella pet therapy presso il reparto di Oncologia pediatrica all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e nelle scuole, organizzando incontri didattici con i ragazzi per svolgere attività di informazione in merito al tema delle sostanze stupefacenti.

M. L.

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