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Piccolo gatto abbandonato perché malato: il calvario del micio senza nome

Un piccolo gatto malato, ancora senza nome, è stato abbandonato alle sue sofferenze: condivisi i dettagli sul suo ritrovamento. 

Piccolo gatto vittima dell’infezione (Facebook – Scottish SPCA)

Un piccolo gattino – dal pelo grigio chiaro e di appena otto settimane di vita – è stato ritrovato in strada preda delle tipiche sofferenze dovute a una malattia che avrebbe presto intaccato il suo organismo. Abbandonato dal suo proprietario e destinato, di giorno in giorno, al repentino peggioramento delle sue condizioni, il micio avrebbe rischiato di non farcela.

Piccolo gatto abbandonato perché malato: il calvario di un micio senza nome

Micio salvato dalla strada (Facebook – Scottish SPCA)

Il ritrovamento del piccolo gatto sarebbe avvenuto lo scorso mercoledì, 27 luglio. Più precisamente in una contea situata nel meridione della Scozia. Il micio si trovava in gravi condizioni di salute – visibilmente lasciato a stesso – vicino la Coalburn Road. Una nota strada extraurbana che collegherebbe le poco distanti località di Elvanfoot e l’omonima Coalburn.

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Il salvataggio del gattino sulla Dumfries Road – di cui non si è ancora riusciti a rintracciare l’identità – è stato portato a termine dall’associazione benefica locale, la SSPCA (Scottish Society of Prevention of Cruelty to Animals).

L’associazione attiva per garantire il benessere degli animali sul territorio, specialmente in situazioni di grave difficoltà per azioni svolte da terzi a loro discapito, avrebbe documentato nei dettagli l’accaduto. Un’accurata analisi VET sul micio – dopo essere stato tratto in salvo dal ciglio della strada in cui era stato lasciato senza ripensamenti – avrebbe rivelato di come l’esemplare già soffrisse di un’acuta infezione agli occhi.

Vista l’assenza del microchip sull’esemplare sarebbe stato difficile – per L’Ente – comprendere chi si fosse preso cura del piccolo di gatto fino a quel momento scegliendo infine di disfarsene. L’associazione, nonostante l’assenza del microchip, avrebbe ad ogni modo provveduto a sottolineare l’ipotesi abbandono.

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L’invito condiviso sulla piattaforma social di Facebook in queste ore, dalla stessa SSPCA attraverso un post dedicato al felino, avrebbe invitato gli utenti a segnalare potenziali informazioni sul piccolo gatto nel caso in cui qualcuno riuscisse a riconoscerlo. Infine, nonostante la sua natura selvatica – ricordano i portavoce dell’Ente – pare che il micio sia predisposto a socializzare con gli amici umani che avrebbero portato a termine le sue cure mediche. Grazie a quest’ultime si sarebbe assistito, in conclusione, ad un drastico miglioramento delle sue iniziali e preoccupanti condizioni.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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Giada Ciliberto

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