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Picchiano una capra in spiaggia: le immagini finiscono in Rete – VIDEO

(ritaglio video)

Finisce nemmeno tanto per caso in spiaggia e decide di rinfrescarsi in acqua: ma i bagnanti riservano a una capra un trattamento tutt’altro che gentile. Avviene a Cabras, nel mare sardo della penisola del Sinis. Probabilmente spaventati dall’ovino, alcuni bagnanti per cacciare via la capra le hanno messo le mani addosso, prendendola a schiaffi. Willy, questo è il nome dell’enorme capra bianca, è il simbolo di Capo San Marco.

Non è raro vederla tra i turisti che arrivano alla Caletta che fa parte del comune di Cabras. Stavolta, però, la sua presenza non sarebbe stata gradita e sono volati gli schiaffi. Intanto, quel filmato è finito sul web, indignando molti. C’è però chi difende il bagnante e tra questi troviamo Giovanni Contini dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali).

Questi ha infatti sottolineato che è sbagliato parlare di maltrattamento: “Il signore giustamente ha cercato di difendersi, oltretutto rischiando di essere colpito. Quel caprone è molto violento, già diverse volte ha aggredito alcune persone. Il mio consiglio è quello di chiamare la polizia locale o la Forestale per allontanare la capra dalla zona dove solitamente ci sono i bagnanti”.

L’allevamento degli orrori

Ben più agghiacciante la vicenda che si è verificata qualche settimana fa a Huesca nella provincia autonoma dell’Aragona, in Spagna. Qui la Guardia Civile ha effettuato una maxi operazione in un allevamento al termine della quale sono stati arrestati i proprietari della struttura.

L’operazione maximus è scattata dopo un controllo effettuato dal Servizio protezione della natura (SEPRONA), dipartimento che monitora il benessere degli animali nel settore degli allevamenti. Durante un controllo, gli ispettori si sono trovati di fronte ad uno scenario orribile: 346 capre decedute, alcune in agonia, chiuse in una stalla senza acqua né cibo. Una stalla gigantesca trasformata in un cimitero all’aperto, insomma.

Quando Sgarbi difese le capre

Singolare invece la vicenda verificatasi lo scorso ottobre, quando il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi difese alcune capre. Infatti, il Comune di Porto Venere, in Liguria, avrebbe decretato la soppressione degli ovini che abitano sull’attigua isola di Palmaria perché metterebbero a rischio la macchia mediterranea ivi presente. Sgarbi perciò si è offerto di adottare tutte le capre, schierandosi in questo con le associazioni animaliste che hanno sollevato un polverone.

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GM

Gabriele

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