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Piano lupi: non solo abbattimento di lupi e randagi ma anche reintroduzione eutanasia nei canili

Malignamente verrebbe da pensare che il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti l’abbia pensata proprio bene con il Piano di contenimento dei Lupi. Una strategia nazionale mirata a controllare la popolazione del lupo con alcune norme che prevedono l’abbattimento di centinaia di esemplari in caso di sovrappopolamento, l’uccisione degli ibridi e dei cani randagi per evitare la riproduzione tra cani e lupi, come denunciato dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente e infine, emerge che il piano prevede in tal senso anche la reintroduzione dell’eutanasia nei canili.

E’ quanto denuncia il Partito animalista europeo che ha annunciato una manifestazione di protesta il prossimo 23 febbraio, data in cui è fissata l’approvazione definitiva del “Piano per la conservazione del lupo”, dopo la sospensione in sede di Conferenza delle Regioni.voteranno il ministro dell’Ambiente e i rappresentanti delle giunte regionali.

Il documento prevede 22 misure per favorire la convivenza fra lupi ed attività agricole. Tuttavia, nasconde molte altre piccole norme come l’abbattimento fino al 5% degli esemplari presenti sul territorio nazionale.

Il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli in un comunicato rende noto quanto segue:

“Il Piano prevede non solo l’abbattimento dei lupi e degli ibridi ma anche l’eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili e l’abbattimento diretto dei cani vaganti. Il capitolo III.2 – Azioni per prevenire la presenza dei cani vaganti e l’ibridazione lupo-cane, determina l’urgente necessità di integrare e modificare il quadro normativo nazionale inclusa la revisione della L.281/91 ( Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo per cui all’art. 2 comma 2 i cani vaganti ritrovati, catturati o ricoverati non possono essere soppressi) utilizzando le Linee Guida messe a punto dal Progetto LIFE IBRIWOLF che riporta anche quanto indicato dall’ISPRA (ex-INFS) per quella che ritengono un’efficace strategia di gestione e contenimento del fenomeno del randagismo, ovvero “…….., la reintroduzione della possibilità di eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili, la reintroduzione della possibilità di abbattimento diretto dei cani vaganti quando essi esercitino un accertato impatto su specie di interesse conservazionistico,……….” (Genovesi & Dupré, 2000, Genovesi 2002) “.

Fucelli incalza denunciando che “con il pretesto dei cani randagi quali causa dell’uccisione dei lupi il Governo vuole risolvere in modo drastico e drammatico il problema del randagismo introducendo il modello delle Perreras spagnole. Ritornerà ad essere legale la soppressione tramite eutanasia dei cani detenuti nei canili e l’abbattimento dei cani vaganti ad opera dei cacciatori, riportando la civiltà indietro di trent’anni”.

Ecco perché il Pae con il Noita hanno annunciato la loro presenza in una manifestazione promossa  giovedì 23 febbraio ore 14 davanti il palazzo della Conferenza Stato Regioni, via della Stamperia 8, per dire “NO” alla strategia del governo.

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