Per giorni, il cinghiale Agostino, 90 chili di peso, si è insediato nel Parco della Galleana, a Piacenza, costringendo le autorità a un provvedimento di chiusura. Sono vanamente intervenuti i volontari dell’Atc2, muniti di bastoni e cani e coordinati dalla polizia provinciale. Non c’è stato nulla da fare, per cui tra le proteste dei fruitori del parco si è stati costretti alla chiusura. La sua fuga aveva peraltro scatenato l’ironia del web, perché i fatti sono accaduti proprio mentre a Piacenza c’è la campagna elettorale per il ballottaggio.
Nei giorni scorsi, il Comune di Piacenza aveva contattato il centro di fauna selvatica Pettirosso di Modena, che avrebbe dovuto addormentarlo e condurlo in in un’area naturalistica. L’epilogo non è stato però quello sperato, perché Agostino ha reagito male all’ennesima dose di narcotico, aggredendo i cacciatori che lo dovevano catturare, per cui è stato ucciso.
L’accaduto è stato denunciato proprio dal centro Pettirosso con un post su Facebook: “Alle 19.00 eravamo già sul furgone con il Veterinario per recarci come detto al Comune di Piacenza. Questa mattina alle 08.04 avevamo l’appuntamento per narcotizzare Agostino il cinghiale di Piacenza, ma un giornalista ci ha chiamato per sapere se eravamo aggiornati sull’uccisione dell’animale, che naturalmente è stato abbattuto perché caricava con bombe a mano e cinture esplosive, chi era presente (naturalmente non ci crede nessuno anche perché sfido chiunque stare fermo mentre qualcuno ti vuole uccidere…!)”.
Denuncia ancora l’associazione: “La realtà delle cose che ancora una volta un’arma ha strappato una pagina di civiltà laddove c’era un’alternativa. Godetevi l’ultima corsa di Agostino…”. La denuncia è corredata da un video amatoriale (pubblicato in coda a questo articolo) che mostra Agostino il cinghiale vagare libero nel parco piacentino. Ha commentato Piero Milani dell’associazione modenese: “Si è scelta la via dell’inciviltà. Quando si usa un’arma da fuoco è sempre una sconfitta per tutti. Noi saremmo riusciti a catturarlo”. Sulla questione è intervenuto su Twitter anche Gianluca Felicetti, presidente della Lav: “Chi ha ucciso, chi lo ha permesso, è un animalicida. Li denunciamo”.
Nelle scorse settimane, grande era stata la polemica per quanto successo al cinghiale che era stato sorpreso a vagare liberamente per le strade di Genova. L’animale aveva trascorso una intera notte a vagare per le strade del capoluogo ligure fino a quando non era stato rinchiuso all’interno del parcheggio dell’ospedale ‘Galliera’ dove però i poliziotti regionali hanno proceduto con il suo abbattimento. E questa decisione non è andata giù alle associazioni animaliste e non solo.
D’altra parte va però segnalata la pericolosità dei cinghiali: a Roma, a metà marzo, un uomo di 49 anni in sella al suo scooter è deceduto dopo essere stato speronato da un grosso cinghiale. Alla fine dello scorso anno, un cacciatore è stato trovato dissanguato nei boschi della Romita di Pianello di Cagli in provincia di Pesaro Urbino. L’uomo è stato azzannato da un cinghiale e quando i suoi compagni non lo hanno visto far ritorno dopo la battuta di caccia, hanno dato l’allarme.
Agostino, l’ultima corsa – VIDEO
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