La pet therapy è una co-terapia tra animale e uomo. Prevede l’inserimento di un animale in diversi contesti al fine di promuovere una relazione significativa animale-individuo. Presuppone che l’individuo beneficiando della vicinanza dell’animale possa acquisire maggior interesse e maggior partecipazione ad un progetto terapeutico o riabilitativo cui è sottoposto. Anche in Italia trova sempre maggiore diffusione, tant’è che SEA, la società che gestisce gli scali milanesi, nelle scorse settimane, in collaborazione con l’Associazione Animali Terapeuti Onlus, ha rilanciato la pet therapy. Questa è stata proposta nelle vacanze estive e verrà rilanciata in quelle natalizie e pasquali.
A proposito di pet therapy, sicuramente un esempio vincente è quello della “Terra di Hope”, dove i cavalli vivono in branco per buona parte della loro giornata. In questo contesto, gli equini convivono con i cani ed entrambi sono partner dei terapisti. Il centro ha sede a Mestre ed è rivolto a bambini, adulti e anche anziani. Si chiama così in onore di Hope, un pony salvato dal macello.
Del centro ha parlato la sua fondatrice, Fiorenza Scagnetto, al ‘Corriere della Sera’: “Il nostro, mio e di Hope, è stato un incontro assolutamente casuale. Ero andata a comprare del fieno , ho notato nella cascina il pony e mi è stato detto che doveva essere soppresso, perché ingestibile e cattivo. L’ho riscattato e portato insieme al mio branco. Ho pensato che se fosse stato così irrecuperabile poteva continuare a vivere la sua vita in mezzo agli altri cavalli. Invece, s’è rivelato una sorpresa. Straordinario nella relazione con le persone. Talvolta, osservandolo, non escludiamo che immagini di essere un cane”.
33 anni e una laurea in ingegneria, per ‘colpa’ della sua “passione per la matematica”, Fiorenza Scagnetto ha scelto a un certo punto di cambiare prospettiva e iscriversi a psicologia. In attesa di conseguire la magistrale ha creato questo progetto dove “gli animali aiutano bimbi e anziani a vivere meglio”. Lei stessa descrive la Terra di Hope come “un luogo all’interno del quale poter camminare e crescere”. Il tutto supportati dagli animali presenti.
Si tratta, in sostanza, di “un luogo per divertirsi e sorridere, oltre i muri e le barriere, ove ritrovare serenità e fiducia. Qui dove uno sguardo conta molto più di mille parole, dove l’orologio si ferma per lasciare spazio al tempo, individuale e personale, nel rispetto di ogni forma di vita”. Ora il centro ‘esporterà’ quello che è il suo lavoro, organizzando all’ospedale dell’Angelo di Mestre-Venezia il 12 ottobre un seminario gratuito. Si parlerà ovviamente di pet therapy e di come questa abbia un ruolo importante in tutte le fasi della vita di una persona.
GM
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