Animali per la pet therapy
Wally è un alligatore di un metro e mezzo al quale piace la compagnia delle persone. Cammina al guinzaglio al fianco del suo padrone Joie Henney, residente a York.
La particolarità di Wally risiede nella sua socievolezza. E’ molto dolce e non farebbe mai del male a nessuno. Un alligatore di tre anni e che a quanto pare si crede ancora di essere un bambino.
“Si comporta come un bambino di 3 anni, gira per casa a caccia di bocconcini e fa cadere sempre il bidone della spazzatura. E’ come un cane, vuole sempre sentirsi amato e ricevere le coccole”. Racconta il padrone di Wally.
Nonostante abbia un aspetto alquanto minaccioso con tanto di denti affilati, Wally è timoroso e ha persino paura dei gatti.
Come riporta il quotidiano York Daily, la passione di Joie Henney che lo ha portato ad adottare un alligatore, deriva dalla sete di adrenalina che aveva in gioventù.
Joie viveva in una fattoria con la sua famiglia che allevava maiali, nella campagna di Dover, contea di York. Un giorno, Joie decise di cavalcare una femmina che però era incinta, il padre si arrabbiò e mise in punizione il figlio. La femmina purtroppo morì, in quanto probabilmente il peso del ragazzo sulla schiena aveva provocato dei problemi nell’animale. Il padre portò il ragazzo in un centro rodeo dove permise al figlio di cavalcare. Al giovane piacque e a soli dieci anni scopri la sensazione dell’adrenalina. Una dipendenza da quella sensazione che portò Joie a fare cose estreme e ad approcciarsi a rettili velenosi come una vipera del Gaboon di un suo amico.
“Amo le cose calme nella vita”, ha spiegato Joie e il rapporto con i rettili conciliava quella ricerca di sensazioni con la calma. Joie ha realizzato spettacoli con animali esotici, specializzandosi con i rettili. Arrivato a 65 anni, anche in pensione ha trovato il modo per proseguire la sua passione.
Adottare un alligatore
Esperto di rettili, Joie viene sempre chiamato per alcuni interventi, tra i quali, il recupero di alligatori allevati come animali domestici. Poi arrivò il giorno in cui un amico di Joie, residente in Florida, lo chiamò per chiedergli se voleva un alligatore che proveniva da un allevamento che doveva essere spostato e per questo, dovevano essere ricollocati alcuni esemplari, per evitare che fossero uccisi. Ed è così che Joie ha incontrato Wally nel 2015. Era un cucciolo di 14 mesi che aveva paura di tutto.
L’uomo ha avuto pazienza nel far crescere Wally, come se avesse adottato un nuovo cane o un gatto. “All’inizio tutti hanno un brutto carattere”. Poi dopo qualche mese, Wally era diventato come un cane che seguiva ovunque il suo padrone in casa. Ama dormire nell’armadio che è diventato il suo territorio.
Un alligatore può vivere dai 55 agli 80 anni e continua a crescere durante tutto l’arco della sua vita, arrivando fino a 4,5 metri.
Joie ha preso un altro alligatore di nome Scrappy che ha 2 anni e ha adattato la sua casa alla convivenza con gli alligatori, realizzando un piccolo stagno nel salotto. Wally nello specifico ama dormire sul divano.
Secondo le indiscrezioni, Wally ama guardare la Tv e in un’occasione, Joie ha provato a distrarlo con del cibo, ma Wally ha aspettato la fine di una canzone, prima di prendere il boccone.
Alligatore nella pet therapy
Osservando il carattere di Wally, scoprendo le facoltà della specie, Joie ha deciso di rendersi utile con Wally e ha iniziato a collaborare con alcuni centri nella pet therapy, sia nelle scuole che nelle case di cura o negli ospedali, lavorando con bambini autistici, persone anziane. Come nel centro SpiriTrust Lutheran Village di Sprenkle Drive a Nord di York.
Joie condivide con i pazienti la sua passione, parlando di Wally. Dopo aver presentato l’alligatore, invita le persone ad avvicinarsi a lui e ad accarezzarlo. Come un cane, chiude gli occhi quando riceve carezze sulla testa.
Wally è a tutti gli effetti entrato a far parte dello staff da pet therapy. Joie ha fatto di tutto per ottenere i documenti necessari. Per Joie, un alligatore ha lo stesso potere curativo di un golden retriever. Ha notato il potere che ha con i bambini autistici.
Ormai, la pet therapy è un percorso riabilitativo riconosciuto a livello istituzionale. Un metodo efficace con il quale affiancare pazienti affetti da diverse patologie psicomotorie. Un animale si rivela fondamentale per diversi aspetti cognitivi, lavorando su canali emotivi e sensoriali, stimolando nei pazienti delle reazioni che lo portano a progredire.
In tal senso, è stato anche evidenziato che la scelta di un animale, ovvero le differenze tra le specie variano in base ai bisogni dei bambini.
Quindi, non solo cani, gatti o cavalli. Anche i pesci, gli insetti o i criceti possono donare qualcosa all’umano così come Wally, un temibile alligatore.
Chissà , forse, grazie a Wally, molte persone riscoprono l’adrenalina.
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C.D.
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