Gli amici a quattro zampe sono noti per migliorare gli stati d’animo dei proprietari, ma una terapia può essere effettuata non solo da animali domestici come un simpatico gatto o cane. I pappagalli sono creature intelligenti che possono portare gioia nella propria casa.
In alcuni casi, i pappagalli sono stati in grado di aiutare le persone con disturbi mentali o fisici a superare le loro condizioni.
Ad esempi ad un uomo a cui era stato diagnosticato un disturbo bipolare con tendenze psicotiche, con svariati sbalzi di umore, è bastato insegnare al pappagallo la parola “calmati”.
Il pappagallo ogni volta che percepisce che il proprietario si sta alterando ripetere calmati con dolcezza e l’uomo si tranquillizza.
I pappagalli sono animali stupefacenti dalle mille risorse, sono animali sensibili e molto empatici, hanno bisogno di stare sempre in compagnia e amano condividere tutto con i propri amici umani a cui si affezionano tantissimo.
Si hanno prove certe di pappagalli che per un cambio di proprietario o semplicemente per un cambio nel tempo passato insieme a loro vanno in depressione strappandosi le piume.
Chi adotta un pappagallo deve essere consapevole infatti che hanno bisogno di tanto amore tante attenzioni e soprattutto di tanto tempo.
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Negli ultimi anni, i pappagalli sono sempre più utilizzati come animali da pet therapy, anche se con un approccio e un addestramento diverso da quello utilizzato per cani o gatti.
I pappagalli hanno infatti la capacità innata di imitare la voce umana e di ripetere frasi da usare nell’arco della giornata.
Il pappagallo è in grado di fornire un’influenza calmante su coloro che soffrono di vari livelli di ansia. Tali angosce possono essere causate da autismo, disturbi bipolari, problemi di PTSD che possono coprire una vasta gamma di cause e uno spettro ancora più ampio di vari disturbi psicotici.
I pappagalli sono intuitivamente consapevoli delle emozioni umane. Possono infatti percepire le condizioni emotive del loro proprietario se è arrabbiato quando è stressato o emotivamente a terra.
Mediante l’uso di alcune frasi calmanti può lenire l’agitazione di una persona. Il pappagallo può fornire un’assistenza emotiva che può essere di grande aiuto.
Qualche settimana fa è nato il progetto “Voliamo insieme” il progetto è unico nel suo genere e soprattutto unico in Italia dove fino ad oggi la Pet theray era prevista solo da cani gatti.
Il progetto è stato testato a Villa Magnolia di Monastier una struttura che ospita a lunga degenza persone anziane.
Nella struttura gli ospiti avranno la possibilità di interagire con 3 diversi pappagalli : un Grande Alessandrino un Cacatua e un Amazzone ( L’Amazzone è uno dei pappagalli con la maggiore capacità di linguaggio può imparare infatti anche più di 100 parole).
Grazie a questi pappagalli gli anziani potranno comunicare essendo stimolati dai pappagalli esplicando parole e frasi. Incitando gli anziani ad esprimere sentimenti esternare emozioni e sopratutto ad aumentare la gestualità e i movimenti dei pazienti.
La terapia viene utilizzata per creare un legame tra essere umano e animale la fiducia è infatti il miglior modo per riuscire ad aprirsi.
Gli animali amano incondizionatamente non esprimono mai giudizi negativi e soprattutto fanno aumentare l’autostima stimolando tutti i tipi di comunicazione sia verbale che gestuale.
Sul sito Parrotsforfriends si legge infatti:
“E’una terapia basata sull’interazione tra uomo e animale, che integra e rafforza le terapie tradizionali. La pet therapy può essere utilizzata su pazienti con diverse patologie, mirando al benessere comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emozionale”.
Pertanto, la pet therapy non è una terapia da sola, ma una co-terapia che accompagna una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di tali co-terapie è facilitare l’approccio del paziente da parte di varie figure mediche e riabilitative, specialmente quando il paziente non dimostra una collaborazione spontanea”.
“La presenza di un animale consente in molti casi di consolidare una relazione emotiva con il paziente e di stabilire un canale di comunicazione paziente-animale-medico, stimolando la partecipazione attiva del paziente, con effetti positivi sul suo umore”.
L.L.
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