All’Istituto Nazionale dei tumori di Milano ci sono tre ‘pazienti’ speciali. Si tratta di altrettante tartarughe. Si chiamano Magoo, Maria Stuarda e Napoleone e sono ospitate all’interno di un terrario in terrazza, dove svolgono una importante funzione di Pet-Therapy. Infatti poco distante c’è anche il reparto di Pediatria Oncologica, dove si trovano ricoverati i bambini affetti da cancro. Il personale medico della struttura sa che curare i bimbi è ben diverso che offrire assistenza agli adulti. Bisogna far stare il più distratti e sereni possibile i piccoli, ed in questo l’apporto offerto dagli animali è pressoché fondamentale. Responsabile delle tre tartarughe è la dottoressa Massimino, che lavora nell’Istituto da più di 31 anni ed il terrario che ospita le tartarughe è pagato dalla Lega Italiana per la lotta contro i tumori.
Con le tartarghe abbiamo un esempio di Pet Therapy decisamente fuori dal comune. Di solito ci si avvale della presenza di cani soprattutto, oltre che di gatti, che rappresentano anche la tipologia di animali domestici più diffusa in Italia. A disposizione dei piccoli pazienti del reparto di Pediatria Oncologica ci sono anche una sezione didattica dotata di un laboratorio di narrazione collettiva e di gioco. Su tutto questo è stato realizzato un libro, stampato a spese del Comune di Milano e che verrà regalato questo Natale assieme ad un calendario e ad una sagoma di tartaruga realizzata in cuoio dagli stessi bambini ricoverati. Tra l’altro anche gli animali sono malati, in particolare Maria Stuarda, che però i bimbi amano particolarmente e pensano ad accudire con tanto amore.
Proprio dalla Lombardia arriva ora una legge in materia di Pet Therapy da parte della Regione, resa possibile grazie all’Assessore alla Sanità Giulio Gallera. Nel territorio regionale, cani e gatti saranno ammessi nei nosocomi. L’iniziativa è stata portata avanti dall’associazione Amo gli Animali. Lo scopo è quello di sensibilizzare su questo argomento e invitare anche le altre regioni ad adottare una decisione simile. Per questo, nelle scorse settimane è stato presentato anche un videoclip girato all’interno dell’ospedale Niguarda. Tra i partner dell’iniziativa figura anche Radio Montecarlo.
A.P.
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